Le fontanelle sono un simbolo in molte città (a Roma i famosi nasoni), e segnano il paesaggio urbano e la memoria collettiva dei suoi abitanti, oltre a rappresentare un servizio pubblico capillare che rende disponibile l’acqua a tutti. Milano ha una caratteristica pressochè unica: possiede 565 fontanelle, chiamate tradizionalmente “vedovelle” così chiamate perchè il sottile ma perpetuo getto d’acqua è paragonabile al pianto di una vedova inconsolabile; sono dislocate in tutti i quartieri della città, nei parchi e nelle piazze, vicino alle stazioni e anche nei cortili delle scuole.
Ma forse non tutti sanno che nascondono un segreto: i Draghi Verdi (altro soprannome delle fontanelle in ghisa dipinte tutte di verde bosco e con i rubinetti a forma di draghetti). A questo proposito, nelle scorse settimane MM – Metropolitane Milanesi ha lanciato un progetto innovativo di “narrazione condivisa” che coinvolgerà i bambini della città per assegnare un’identità e una storia a questi Draghi, con l’obiettivo di costruire una storia locale aperta a tutti. Autori, disegnatori, fumettisti e scrittori sono chiamati alle armi per risvegliare i Draghi Verdi di Milano, trasformando le vedovelle nei personaggi di un fantasy metropolitano tutto da immaginare; ideato e costruito grazie all’apporto dei bambini, perché è attorno alle fontanelle, nei giardini e nei parchi, che i bambini si radunano. Tutto ciò con lo scopo di recuperare un simbolo archetipico della città e rilanciarlo in un contesto magico e condiviso che è custodito nell’infanzia di tutti i milanesi.
Per avere la mappa delle vedovelle e delle 20 Case dell’Acqua (che hanno l’obiettivo di incoraggiare l’uso dell’acqua potabile comunale, e gratuita, e ridurre di conseguenza il numero di bottiglie di plastica altamente impattanti) potete visitare il sito: http://www.milanoblu.com/.
di Marzia Fiordaliso