Con l’inaugurazione della casa dell’acqua di Testaccio, a Roma, Acea Ato 2 e cittadini possono contare su 51 postazioni attive tra cui le 7 già installate per il Giubileo. Entro settembre ne se ne aggiungeranno altre due presso la stazione Tiburtina e la stazione Termini. Le ultime tre (per arrivare ad un totale di 12) saranno attivate nel 2024 e troveranno il loro spazio a Castel Sant’Angelo, piazza Risorgimento e piazza di Santa Maria Maggiore. Oltre a quella di piazza Santa Maria Liberatrice esistono già quelle di:
- Largo Piero Tacchi Venturi;
- Piazza Giacchino Belli;
- Piazza di Porta san Giovanni;
- Piazza Santa Croce in Gerusalemme;
- Viale San Paolo e Piazzale del Verano.
Nel 2023 grazie alle case dell’acqua abbiamo distribuito gratuitamente più di 47 milioni di litri d’acqua, naturale e frizzante. Il progetto oltre a invitare ad un uso responsabile della risorsa idrica incentiva anche l’utilizzo dei contenitori refill a testimonianza concreta e quotidiana di quella strategia della sostenibilità che il gruppo ACEA ha adottato in tutti i territori in cui è presente come gestore del servizio idrico – ha dichiarato Marco Salis, Direttore Generale Acea Ato 2.
All’evento di inaugurazione a Testaccio erano presenti Marco Salis, Direttore Generale Acea Ato 2, Ornella Segnalini, Assessora ai Lavori pubblici di Roma Capitale, Antonio Stampete, Presidente della Commissione Lavori pubblici, e Yuri Trombetti, Presidente della Commissione Patrimonio e Politiche abitative.
Casa dell’acqua, un importante servizio per gli utenti
Le case dell’acqua rappresentano un’evoluzione tecnologica importante per la città ed il territorio in ottica di sostenibilità. I piccoli chioschi verdi erogano acqua refrigerata naturale e frizzante per riempire il proprio bicchiere o la propria bottiglia; si ha anche la possibilità di ricaricare tablet e smartphone.
Il progetto ha riscosso fino ad ora grande successo tra gli utenti che mettono da parte circa 130 euro all’anno evitando l’acquisto dell’acqua in negozio e permette di evitare lo smaltimento di 1.800 tonnellate di bottiglie di plastica, pari a 5.000 tonnellate in meno di emissioni di CO2.