Fino al 31 maggio si potrà visitare, alle Terme di Diocleziano, la mostra Acqua nell’Arte e Arte dell’Acqua – Fontane e Nasoni di Roma. Organizzata con il supporto di Acea, dal Museo Nazionale Romano e dal Centro Europeo per il Turismo e la Cultura di Roma, è un omaggio ad un bene tanto prezioso di cui già ai tempi dell’Impero Romano ci si vantava. La città infatti beneficiava di acqua sufficiente per tutti e in grado di far funzionare le tante terme frequentate dagli uomini di allora.
La mostra, aperta dal martedì alla domenica dalle 11 alle 18, è suddivisa in due sezioni: L’arte dell’acqua, con l’esposizione di reperti archeologici e un approfondimento sulle fontane storiche e i nasoni della capitale e L’acqua nell’arte, con la presenza di oggetti artistici legati al tema.
La mostra sull’acqua alle Terme di Diocleziano
Le Terme di Diocleziano, ben conservate, realizzate tra il 298 e il 306 d.C. e si estendevano su una superficie di tredici ettari, tra Viminale e Quirinale ai tempi in cui Roma era chiamata la Regina Aquarum. Nel I1889 viene istituito qui il Museo Nazionale Romano, diretto oggi dal professor Stéphane Verger.
Il Gruppo Acea si occupa della gestione del sistema idrico della capitale ed è legato strettamente alla sua storia, un compito che non è solamente di tipo tecnico ma anche artistico e culturale perché l’acqua fa parte della bellezza di Roma, delle sue architetture e del suo paesaggio urbano; fontanelle e nasoni sono per i romani un vero patrimonio storico e un biglietto da visita noto nel mondo.
Inauguriamo una mostra che, attraverso l’arte, racconta l’importanza dell’acqua nello sviluppo della storia della civiltà e celebra l’eccellenza dell’ingegneria idraulica italiana, nata ai tempi degli antichi romani – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Acea Fabrizio Palermo – Acea, in continuità con questa tradizione, gestisce da oltre un secolo la rete idrica della Capitale ed è diventata oggi il primo operatore idrico a livello nazionale e un importante punto di riferimento industriale dal nord al centro sud del Paese, soprattutto in questo momento di particolare criticità dovuta ai cambiamenti climatici. Siamo convinti che il settore necessiti oggi di maggiori investimenti in quanto l’acqua, oltre a essere un bene primario è un elemento imprescindibile per lo sviluppo industriale e agricolo del Paese. Il settore idrico, rappresentando quasi il 20% del Pil nazionale, è un asset strategico al pari di quello energetico.