Acqua potabile

Acqua potabile Lombardia, Greenpeace Italia rileva la presenza di PFAS

Il 35% dei campioni di acqua potabile analizzati in Lombardia da Greenpeace Italia hanno rilevato la presenza di PFAS (sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate). Un monitoraggio, avvenuto lo scorso maggio, in tutte le province; in particolare i campioni sono stati prelevati vicini alle scuole o nei parchi giochi e in alcune abitazioni. I bambini sono coloro che possono subire i danni più gravi se contaminati da acque insalubri.

A Caravaggio e Mozzanica (Bg) e a Corte Palasio e Crespiatica (Lo) si è rilevata una concentrazione di PFAS superiore al limite della Direttiva europea 2020/2184, pari a 100 nanogrammi per litro. Urgente e necessario l’intervento degli Enti Locali.

Le autorità lombarde sono manchevoli – afferma Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna di Greenpeace – chiediamo alle procure che siano adottati i provvedimenti cautelari necessari a impedire il protrarsi della somministrazione di acque contenenti Pfas ai cittadini.

Acqua potabile Lombardia, i dati

In altri 7 campioni contaminati le analisi hanno evidenziato concentrazioni comprese tra 12 nanogrammi per litro a Pontirolo Nuovo (Bg) e 54 nanogrammi per litro a Mariano Comense (Co).

In 5 dei 7 casi a Capriolo (Bs), Somma Lombardo (Va), Mariano Comense (Co) e in via Civitavecchia e via Cusago a Milano le concentrazioni erano maggiori dei valori più cautelativi per la salute umana vigenti in Danimarca o proposti negli Usa.

Cosa sono i PFAS

I PFAS sono molecole di sintesi prodotte dalle attività umane, pericolose per la salute e associate a numerose patologie, anche gravi come i tumori ragion per cui taluni Stati in Europa hanno deciso di chiederne la messa al bando.

L’Associazione Medici per l’Ambiente, in accordo con Greenpeace Italia, sostiene che non sia cautelativo il limite europeo di 100 ng/l che entrerà in vigore nel 2026:

La Direttiva europea è un lasciapassare per gli inquinatori che potranno continuare a immettere gli inquinanti eterni impunemente – ha commentato Vincenzo Cordiano,
presidente della sezione regionale del Veneto dell’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia Onlus.