Roma – Sensibilizzare il grande pubblico alla problematica del landgrabbing, l’accaparramento delle terre, è questo l’obiettivo dello spettacolo “De rerum natura”, organizzato dai Gruppi Locali di Roma e dei Castelli Romani per ActionAid.
“De rerum natura” è uno spettacolo costruito secondo la formula del teatro-documentario. Attraverso una molteplicità di forme artistiche e letterarie, alcune delle quali di ispirazione antica, con l’ausilio di brani musicali inediti, singolari coreografie contaminate con arti marziali, l’esecuzione dal vivo di opere pittoriche, l’esibizione intende presentare la complessa relazione esistente fra uomo e natura, utilizzando un linguaggio semplice e immediato.
Il landgrabbing è una delle problematiche affrontate da ActionAid nel suo lavoro quotidiano di lotta alla povertà e all’ingiustizia sociale. Nel rapporto “Il grande furto della terra”, ActionAid ha presentato alcuni casi studio che mostrano come gli accaparramenti di terra in Cambogia, Sierra Leone, e Senegal stiano causando trasferimenti forzati, violazioni dei diritti umani perdita di mezzi di sussistenza, crescente insicurezza alimentare e aumento della povertà.
Nel nord del Senegal, 37 villaggi e una popolazione di 9000 persone fatta di pastori, piccoli allevatori, agricoltori, si stanno opponendo al progetto di investimento agricolo del gruppo Senhuile SA, una joint venture di proprietà del gruppo finanziario italiano Tampieri – che possiede il 51% della società e di Senéthanol SA che possiede il rimanente 49%. Il gruppo infatti, mediante una concessione governativa, ha ottenuto il diritto a produrre su 20.000 ettari di terra che costituiscono la principale fonte di sussistenza per le popolazioni locali, private del libero accesso a risorse fondamentali quali cibo, acqua, pascoli, legna.
Nell’ultimo rapporto dal titolo “E’ ora di agire: fermiamo il furto di terre in Tanzania da parte di EcoEnergy”, ActionAid ha raccontato un nuovo caso di landgrabbing che interessa le comunità contadine di Bagamoyo, distretto nordorientale della Tanzania, dove 1300 agricoltori stanno subendo l’esproprio delle loro terre, per fare posto a piantagioni di canna da zucchero. Il progetto è ideato e portato avanti dall’azienda svedese EcoEnergy, nell’ambito della Nuova Alleanza per la Sicurezza alimentare e la nutrizione e prevede lo sfruttamento di oltre 20mila ettari di terra, dati in locazione all’azienda dal Governo della Tanzania per i prossimi 99 anni.
Attraverso “De rerum natura”, i gruppi locali di ActionAid vogliono porre all’attenzione degli spettatori il legame indissolubile esistente fra le persone e la propria terra e l’importanza di lottare al fianco di chi rischia di esserne privato ingiustamente.
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