Il convegno Valore intangibile – Famiglia, impresa, società organizzato a Montecosaro (Mc) da Adriatica Oli lo scorso 12 luglio è stato l’occasione per parlare del ruolo dell’impresa nella società e delle sue responsabilità umane, di un modello di business che punta più alla prosperità generale più che al mero profitto di pochi. Secondo i principi dell’economia civile, l’impresa deve essere fonte di bene non solo materiale ma anche sociale e culturale per la comunità in cui opera.
I lavori si sono aperti con un messaggio di benvenuto di Massimiliano Pontillo, Presidente Pentapolis Group, direttore responsabile del magazine dedicato alla sostenibilità urbana Eco in Città e responsabile delle relazioni istituzionali di Assobenefit; subito dopo Giorgio Tanoni, titolare di Adriatica Oli, ha raccontato la storia dell’azienda che ha conosciuto un notevole sviluppo passando dai cinque dipendenti degli esordi agli oltre sessanta di oggi.
I punti cardine dell’evento
Sara Cirone, manager specializzata in gestione responsabile d’impresa, ha individuato nella qualità delle relazioni una delle forme di “capitale intangibile” più rilevanti oggi e ha messo in evidenza la necessità di creare una liason virtuosa tra pubblico, privato e terzo settore, perché solo attraverso questa azione congiunta si può rendere competitivo un territorio e favorirne lo sviluppo economico, sociale e culturale.
Stefano Zamagni, docente di Economia Politica all’Universitá degli Studi di Bologna, teorico e portavoce dell’economia civile ha puntualizzato che occorre abbandonare l’idea dell’homo homini lupus per abbracciare l’assunto contrario ovvero quello dell’homo homini natura amicus (ogni uomo è per natura amico dell’altro uomo). Il Professore afferma che, se vogliamo superare i problemi della nostra epoca, tanto ricca quanto infelice, dobbiamo passare a un approccio economico relazionale, dove l’individuo trova il proprio ruolo in quanto soggetto che si relaziona con gli altri. E a tale proposito, ha affermato che le Società Benefit possono favorire l’auspicato cambiamento.
Matteo Pasqual, pedagogista di comunità e filosofo delle organizzazioni ha posto l’accento sul valore intangibile della bellezza, intesa come bellezza delle persone, dei territori e delle relazioni orizzontali e verticali. L’impresa è quel soggetto che oggigiorno può avere il ruolo educativo di cui la società ha enormemente bisogno.
Massimiliano Pontillo ha parlato di approccio sistemico come insegna l’Agenda 2030 dell’ONU e della necessità di seguire un percorso di strategie condivise e attuare politiche integrate.
La parola agli enti locali e a GoodCom
La neosindaca di Montecosaro, Lorella Cardinali ha auspicato il recupero del dialogo e della fiducia come presupposti per il raggiungimento dell’obiettivo primario: il bene comune mentre il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli ha aggiunto quanto sia importante mettere a fuoco chi debba guidare il processo di trasformazione e come sia necessario prendersi del tempo per riflettere sul paradigma economico illustrato dal Professor Zamagni.
Il convegno si è chiuso con la riflessione di Alessandra Mallamo, AD dell’agenzia di comunicazione GoodCom che ha organizzato l’evento per conto di Adriatica Oli. La Mallamo ha osservato che il valore intangibile in realtà è qualcosa di molto concreto e si manifesta nelle persone. L’intangibile è inalienabile: se ci venisse tolto, verremmo snaturati. L’intangibile, inoltre, non esiste per noi stessi ma è qualcosa che va donato agli altri.
I quarant’anni di Adriatica Oli
Adriatica Oli quest’anno festeggia il 40° anniversario dalla fondazione: 40 anni dedicati alla raccolta e al recupero di rifiuti inquinanti e dunque alla tutela dell’ambiente. Divenuta di recente Società Benefit, crede da sempre in un paradigma economico che mette d’accordo la crescita dell’azienda con il benessere della comunità e con la salvaguardia della natura. Oltre a essere leader nel settore dell’economia circolare, l’azienda vuole essere un agente di cambiamento positivo per la collettività.