Le afte sono delle particolari lesioni di tipo ulceroso a carico della cute. Quando si verificano all’interno della bocca tali problematiche sono anche definite stomatiti aftose. Diverse sono le cause che possono portare allo sviluppo delle afte, alle quali è possibile ovviare con l’ausilio di alcuni efficaci rimedi naturali.
Si tratta solitamente di lesioni dalle dimensioni piuttosto contenute, che tendono a comparire sulla parete interna della mucosa orale a livello delle guance o appena sotto le labbra. Non più grandi di 2-5 millimetri, raramente raggiungono il centimetro di diametro e tendono ad avere forma arrotondata e regolare.
Tra gli altri sintomi sono presenti il dolore localizzato, l’arrossamento della parte circostante e una sensazione di bruciore, quest’ultima già nei due giorni precedenti la manifestazione dell’afta. Possono essere episodiche e quindi rimanere un problema isolato oppure ripresentarsi a intervalli più o meno regolari, assumendo in questo caso il carattere di stomatiti aftose recidivanti.
È un disturbo piuttosto diffuso che ha interessato, almeno una volta nella vita, circa il 60% della popolazione mondiale. A livello anagrafico risultano più esposti gli adulti di età compresa tra i 20 e i 50 anni, mentre anziani e bambini sembrano essere meno propensi a tali lesioni. L’essere uomo o donna non sembra invece incidere in maniera significativa sull’incidenza della problematica.
Afte, cause delle lesioni in bocca
Attualmente non sembrano essere state identificate delle chiare ed evidenti cause per la comparsa delle afte. È possibile però prestare attenzione ad alcune condizioni o fattori di rischio che sembrano favorirne la comparsa.
A cominciare dallo squilibrio ormonale, incluso per le donne il periodo delle mestruazioni, passando però anche dalla possibilità di patologie autoimmuni, psicosomatiche o da malattie infettive. Esiste però anche il rischio di scatenare un’afta anche provocando una lesione interna alla bocca, ad esempio mordendo accidentalmente la guancia durante la masticazione.
Da sottolineare poi che essere soggetti a forte stress rappresenta un fattore di rischio importante nella predisposizione a sviluppare un’afta. Attenzione però anche a un altro aspetto chiave della vita di tutti i giorni: l’alimentazione.
Non soltanto una dieta fortemente squilibrata può portare a maggiori rischi sul fronte stomatiti e afte, ma anche la scelta di determinati “vizi” e alimenti. In generale una dieta poco sana espone a diverse problematiche, derivanti dalla carenza di sali minerali (soprattutto ferro e zinco) e vitamine (in particolare B9 e B12). Nella lista dei “cattivi” figurano alcol, fritti, cibi troppo grassi, formaggi o grassi animali.
Come si curano e quanto durano
In molti casi è possibile ricorrere ai già citati rimedi naturali per risolvere il problema in tempi piuttosto rapidi. In altri potrebbe essere necessario un supporto farmacologico, per cui si raccomanda di non sottovalutare il problema e di accertarsi per quanto possibile sulle effettive cause. Qualora permangano dei dubbi è sempre opportuno un consulto con il proprio medico, il solo a poter prescrivere (laddove necessario) l’utilizzo di farmaci antibiotici.
Quanto durano le afte è una domanda che può avere una risposta variabile a seconda del soggetto e dell’eventuale trattamento. In media si risolvono dopo una o due settimane, ma l’impiego di alcuni rimedi della nonna può velocizzare il processo di guarigione in maniera significativa.
Rimedi naturali per le afte
Rimedi naturali e “soluzioni della nonna” comprendono ad esempio l’aloe vera, che potrà attenuare il bruciore, ridurre l’arrossamento e favorire la rigenerazione della cute. La situazione può migliorare anche consumando un po’ di tè nero, con l’aggiunta di un cucchiaino di miele e un po’ di limone; ricordarsi di aggiungere entrambi dopo che la bevanda abbia raggiunto una temperatura di bevibilità.
Utile anche masticare dei chiodi di garofano. Le loro proprietà antisettiche e analgesiche permetteranno sia di abbreviare il decorso della lesione che di attenuare il dolore da essa provocato. Discorso simile per la liquirizia, che però dovrà essere evitata da chi soffre di pressione alta a causa del suo effetto ipertensivo.
Viene consigliato contro le afte anche l’olio di melaleuca o tea tree oil, da applicare sulla parte lesionata con la punta di un cotton fioc. Basteranno una o due gocce per il trattamento della singola lesione. Da non dimenticare le proprietà curative della propoli. Prestare però attenzione a un’accortezza: si potrebbe voler evitare la soluzione idroalcolica, che pur benefica potrebbe sul momento provocare una sensazione di dolore intenso.
Lo stesso discorso può essere applicato anche a un altro rimedio della nonna. Stiamo parlando degli sciacqui con acqua e sale, oppure con aceto di mele. In entrambi i casi se ne sfrutterà l’effetto benefico, ma si presenterà sul momento una forte sensazione di dolore in corrispondenza dell’afta. Si sconsiglia l’utilizzo di queste soluzioni da parte dei soggetti più sensibili.
Un ultimo consiglio riguarda infine la possibilità di sviluppare delle afte come conseguenza dell’esposizione a una forte sensazione di stress. In questo caso il consiglio è di ricorrere ad alcune tisane rilassanti oppure il ricorso a pratiche come lo Yoga o il Tai Chi.