Agenda 2030

Agenda 2030, città lontane dagli obiettivi, lo dice la Clean Cities di Legambiente

Le città italiane sono lontane dagli obiettivi dell’Agenda 2030, lo dice la Clean Cities, campagna itinerante di Legambiente. Monitorati durante il tour 18 capoluoghi (Avellino, Bari, Bergamo, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Perugia, Prato, Frosinone, Roma, Torino, Trieste, cui si aggiunge la tappa spin off di Taranto) e il bilancio non è positivo: le amministrazioni comunali non sono abbastanza determinate nella riduzioni delle emissioni.

Maglia nera ad Avellino, Palermo, Prato, Perugia, Catania e Napoli in super ritardo rispetto gli obiettivi, il trasporto pubblico non è efficiente anche se un cittadino su quattro sarebbe disposto a lasciare l’auto a casa se avesse a disposizione un’adeguata rete di mezzi puntuali e funzionali compresi quelli in sharing.

Le città italiane devono compiere un importante cambiamento per diventare più vivibili e meno inquinate, ponendo al centro della loro strategia la mobilità pubblica, condivisa, elettrica, attiva e intermodale – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – Mentre il governo sembra muoversi in direzione opposta, decisamente anacronistica rispetto agli obiettivi comunitari di riduzione delle emissioni, tra cui il phase-out delle auto alimentate da combustibili fossili, le città hanno la responsabilità e il potere di fare la differenza. Possono diventare veri motori di cambiamento, rispondendo finalmente alle esigenze di tutti i cittadini e posizionando il nostro Paese tra i più avanzati dell’Unione Europea. In particolare, le 9 città pioniere come Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino incluse nella Missione per la Neutralità Climatica devono definire un percorso chiaro per raggiungere l’obiettivo del net-zero entro 7 anni.

Agenda 2030, pessima qualità dell’aria e incidenti stradali in aumento

L’inquinamento atmosferico nelle grandi città colpisce severamente i polmoni dei suoi abitanti ma siamo indietro anche sul tema sicurezza stradale, i numeri dei morti per incidenti continua a salire mentre il Piano Nazionale Sicurezza Stradale prevede il dimezzamento delle vittime come obiettivo.

Tanti i decessi anche tra i ciclisti e i pedoni nonostante ciò pare che il 19% del campione nazionale ami camminare o muoversi pedalando. A rinunciare all’auto sono in molti in special modo nelle metropoli come Roma (27%) e Torino (25%), Napoli (22%), Milano (22%) e Firenze (19%).

La campagna è stata anche l’occasione per i volontari di Legambiente di catalizzare l’attenzione sull’impatto che l’inquinamento dell’aria ha sugli ecosistemi e sulla biodiversità, oltre che sulla salute umana. Vari i flash mob nelle città con il progetto LIFE MODErn (NEC), guidato dall’Arma dei Carabinieri del CUFAA e supportato, tra gli altri, da Legambiente. Gli attivisti sono scesi in strada indossando una maschera antigas collegata ad una teca con una piantina e il messaggio “Respiriamo grazie a loro. Non soffochiamole”.