Ai e metaverso ci portano ad una nuova era, dove la persona deve restare al centro ma dovrà essere capace di farsi supportare e rafforzare dalle nuove tecnologie che si sviluppano a grande velocità e ci portano ad esperienze anche immersive e di dialogo diverse dal passato.
Novembre 2015. Quasi dieci anni fa, era l’inizio del nostro lavoro con PA Social, ma soprattutto si respirava un’aria di novità, di rivoluzione, un fermento portato dal forte avvento dei social network e delle chat nella vita delle pubbliche amministrazioni. In questi anni è stata raggiunta la consapevolezza sull’utilità della comunicazione pubblica digitale, sono nate tantissime buone pratiche in tutta Italia, si è sbagliato, approfondito, migliorato, elevato la qualità, analizzato e affrontato le novità costanti che arrivano dal mondo del digitale.
Marzo 2024. Siamo nuovamente in una stagione entusiasmante, impegnativa, ricca di opportunità e di tante novità da gestire con attenzione ma senza paura, con la consueta mentalità da start up quotidiana. Il perentorio avvento dell’intelligenza artificiale generativa, le prime sperimentazioni di metaverso, il cambio di volto pressoché totale di tutte le principali piattaforme digitali, social e chat. In questi anni siamo passati da un’esperienza sostanzialmente testuale, poi fotografica, oggi soprattutto video.
Ai e metaverso, cosa accade nel settore pubblico
Il settore pubblico non sta a guardare e anche stavolta si dimostra luogo di sperimentazione e buone pratiche. Pensiamo ai primi assistenti virtuali sviluppati internamente alla pubblica amministrazione con l’intelligenza artificiale generativa (ad esempio Camilla, volto e operatrice del CSI Piemonte o Maia, prima assistente virtuale d’Abruzzo alla Camera di Commercio Chieti Pescara).
Pensiamo al supporto studiato da Inail per i dati sugli incidenti sul lavoro, i primi uffici al pubblico (Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari), corsi universitari (Università di Camerino), fisioterapia e supporto per l’autismo (Asl Roma 1), ma anche turismo, cultura, formazione professionale (Distretto del Novese, Vigili del Fuoco, Comune di Orvieto) nel metaverso.
Sono solo alcuni esempi di quello che sta succedendo un po’ in tutto il Paese tra qualche timore, curiosità, voglia di innovare. La rivoluzione quindi è iniziata? Presto per dirlo, ma il settore pubblico anche stavolta c’è e farà la sua parte.
di Francesco Di Costanzo, giornalista, fondatore e presidente di PA Social – Associazione nazionale per la comunicazione e informazione digitale e di Fondazione Italia Digitale.