Al via le attività nell’orto bio per oltre 200 ragazzi delle scuole della periferia di Roma. I produttori biologici portano nelle scuole l’agricoltura sociale, per la creazione di una rete per l’integrazione, l’inclusione e il benessere dei ragazzi. Il progetto, finanziato dalla Regione Lazio, ha avuto l’adesione dall’Assessorato allo sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana del Comune di Roma. L’Agricoltura sociale biologica, favorendo la coesione sociale e la valorizzazione delle diversità in modo sostanziale e continuativo, consente, infatti, l’inserimento di alunni appartenenti a fasce di popolazione svantaggiate e a rischio di marginalizzazione. L’obiettivo è coniugare l’utilizzo delle risorse agricole produttive in maniera multifunzionale e rispettando l’ambiente con le attività sociali finalizzate a generare benefici inclusivi. Il rapporto con la terra può aprire la mente dei ragazzi, offrire loro delle occasioni di crescita individuale e sociale, aumentare le capacità di tolleranza. Acquisizioni che sono di grande rilievo e che vanno adeguatamente sviluppate, se si vuole raggiungere l’obiettivo del rispetto verso gli altri. L’agricoltura biologica e sociale è un modello di interazione uomo-uomo e uomo-esseri viventi al quale fare riferimento per correggere squilibri o tendenze alla dissociazione, alla prevaricazione, alla violenza. “Abbiamo voluto portare l’agricoltura biologica nelle scuole perché siamo convinti che i giovani, in particolare quelli che vivono una grande città come Roma, debbano conoscere in maniera diretta la quotidiana fatica degli agricoltori biologici per produrre cibo di qualità” ha dichiarato Adolfo Renzi, presidente di Aiab Lazio. “Vogliamo rilanciare l’educazione al cibo, farne conoscere il suo valore e scoprire le differenze qualitative e siamo convinti che gli agricoltori siano il migliore mezzo per veicolare queste conoscenze. Il lavoro deli agricoltori insieme agli studenti, per realizzare dei veri orti biologici in grado di produrre cibo da consumare insieme in una grande festa finale, sarà per noi l’occasione per proporre un nuovo modello di educazione e di consumo per tutta la città. Un modello da replicare in futuro in tante altre comunità scolastiche della nostra città”. “Abbiamo fortemente sostenuto questo progetto di AIAB, che porta l’agricoltura nelle scuole di periferia aiutandoci a costruire nuovi presìdi di inclusione, formazione, cultura e attenzione all’ambiente, oltre a riqualificare gli spazi dei nostri istituti”, ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale Paolo Masini. “Attraverso la realizzazione e la cura degli orti bio – ha proseguito Masini – i ragazzi potranno sedimentare competenze in materia di agricoltura biologica, sviluppare consapevolezza rispetto a ciò che consumano, attivare reti di buone pratiche, confrontarsi con le realtà del territorio. E, soprattutto, apprendere il valore della diversità: un messaggio che, nell’alimentazione come nel sociale, rappresenta il cardine di tutti i percorsi di inclusione che stiamo realizzando in questi mesi nei nostri quartieri. In questo contesto, particolare importanza hanno proprio le iniziative in tema di km0, come la mensa ‘a metri zero’ che stiamo sperimentando a Cinquina e presto in altre zone di Roma. La riqualificazione delle nostre periferie – ha concluso – parte anche da qui”. Sarà possibile seguire gli sviluppi del progetto sul blog http://ortobioperlintegrazione.blogspot.it/ Per maggiori informazioni scrivere: www.ufficiostampa@aiab.it
2014-06-03