Roma – Inizia oggi, e proseguirà fino al 2 novembre, al Palazzo delle Esposizioni la mostra fotografica “Il mio Pianeta dallo Spazio: Fragilità e Bellezza”, un viaggio di immagini per raccontare la fragilità del nostro pianeta e le sfide poste dal cambiamento climatico. Gli occhi del satellite forniscono le immagini di una Terra in evoluzione: scioglimento dei ghiacciai, livelli del mare che si innalzano, foreste pluviali minacciate dalla deforestazione, desertificazione crescente che colpisce le terre coltivate e dell’espansione urbana.
La mostra promossa dall’Agenzia Spaziale Europea in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, la Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea, la Commissione Europea e Roma Capitale è allestita in occasione del cinquantesimo anniversario della collaborazione europea nel settore spaziale.
Il percorso espositivo della Mostra è indirizzato ad un vasto pubblico e dedica una particolare attenzione ai giovani con l’obiettivo di renderli più sensibili alla necessità di uno stile di vita eco-sostenibile, di un utilizzo più consapevole delle risorse naturali e alle potenzialità innovative dell’utilizzo delle tecnologie spaziali; anche le fotografie realizzate nel 2013 dall’astronauta dell’ESA e ambasciatore per il Semestre di Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea Luca Parmitano, durante la sua permanenza a bordo della Stazione Spaziale per la missione di lunga durata “Volare” dell’ASI.
Il percorso è diviso in sei aree principali:
GHIACCI
Le regioni polari sono considerate le più sensibili ai cambiamenti climatici e i migliori sensori per il monitoraggio della salute del pianeta. Immagini satellitari e dati aggiornati mostrano gli sviluppi recenti delle calotte nella regione Artica e Antartica.
ACQUA
Le immagini dei satelliti evidenziano fenomeni come l’innalzamento del livello del mare ed i pericoli per gli ecosistemi marini. Sono anche presentate immagini di laghi e fiumi esposti ai rischi provocati dall’uso intensivo delle loro acque.
ATMOSFERA
I satelliti possono seguire l’impatto che le emissioni di CO2 hanno sui cambiamenti climatici a livello globale. Acquisiscono dati sull’inquinamento dell’aria, la concentrazione del vapore acqueo nell’atmosfera, l’ozono e altri gas.
FORESTE E AGRICOLTURA
Un’area della mostra richiama l’importanza delle foreste per l’ecosistema del pianeta: essenziali per la bio-diversità e laboratorio naturale per l’assorbimento di CO2.
Immagini satellitari documentano i processi di de forestazione e la conversione delle foreste in terreni agricoli, risaie, uliveti e agricolture a pivot. Evidenziano come il satellite contribuisce alla gestione delle zone agricole e alla previsione dei raccolti.
DESERTI
In questa sezione sono presentate immagini dei maggiori deserti del pianeta come il Sahara, Rub al-Khali, Taklamakan, Atacama e Mojave, e di alcune aree a rischio desertificazione.
CITTÀ
Un’immagine della Terra evidenzia l’impatto delle zone urbane sull’ambiente. Un’immagine notturna del pianeta rivela al visitatore il livello di affollamento globale mostrando la concentrazione delle zone illuminate.
di Daniele Sivori