La Regione Emilia Romagna ha deciso di tutelare in modo ancora più incisivo gli alberi monumentali e secolari sopravvissuti ad ogni avversità. I giganti della natura hanno superato guerre e abbattimenti, tempeste di vento e grandine, malattie e siccità e proteggerli è giusto e necessario, per questo la Regione ha stanziato 600 mila euro per 600 alberi sparsi sul territorio.
I fondi spalmati sul triennio 2023-2025 sosterranno attraverso appositi bandi gli interventi di cura affidati agli enti pubblici ma anche ai privati. Oltre all’intangibilità di questi esemplari si è decisa la creazione di un elenco regionale, di una banca-dati georeferenziata, di una Zona di protezione dell’albero (Zpa) di almeno 10 metri di raggio, l’obbligo di recepimento dei vincoli di tutela in caso di nuove costruzioni e nei regolamenti degli Enti parco, una comunicazione più efficace.
Con il nuovo progetto verranno tutelati anche i boschi vetusti che non hanno ricevuto nessun intervento umano negli ultimi quarant’anni e che presentano caratteristiche naturalistiche e di biodiversità di particolare valore.
Alberi monumentali, le caratteristiche
Gli alberi entrano nella lista dei monumentali se rispondono ad una serie di caratteristiche morfologiche:
- circonferenza del tronco;
- altezza;
- sviluppo dei rami e della chioma;
- rarità botanica;
- collocazione nel paesaggio;
- legame con avvenimenti storici e culturali.
Oltre ai 600 censiti in Emilia Romagna altri sono in lista d’attesa per ricevere l’attestato. Anche i cittadini, le scuole e le associazioni possono comunicare alla Regione quali sono secondo loro quelli che meriterebbero una valutazione ed eventualmente una successiva tutela. Disponibile online una scheda da compilare a cui si allegheranno le immagini: fondamentale indicare di che pianta si tratta (sono ormai varie le app che solo con una foto riconoscono genere e nome), dove si trova, le caratteristiche principali.
A Bologna sono preseti 162 alberi monumentali, a Piacenza 37, a Parma 32, a Reggio Emilia 90, a Modena 108. In provincia di Forlì-Cesena sono 51, in quella di Ravenna 61, mentre nel Riminese e nel Ferrarese sono rispettivamente 36 e 20.
Tantissime le specie rappresentate: platani, pioppi, faggi, gelsi, cedri, cipressi, castagni, tigli, aceri, olmi. E ancora: pini, ippocastani, frassini e tassi. Su tutti svettano però le querce con 360 esemplari complessivi.