Nel 2022 i vigili del fuoco della provincia di Milano hanno risposto ad 800 chiamate solo per gli alberi pericolosi. Malati e colpiti dalle raffiche di vento possono diventare estremamente fragili e cadere su mezzi in transito o parcheggiati e sulle persone. Coldiretti chiede una maggiore serietà nella gestione del patrimonio urbano.
Di ieri la notizia che un motociclista milanese è stato colpito da un albero sradicato a causa del maltempo e trasportato al San Raffaele in codice giallo. Ed è solo l’ultimo di una serie di incidenti. Di chi è la colpa? I cambiamenti climatici hanno modificato le stagioni e anche alle nostre latitudini sono ormai la norma fenomeni tipicamente tropicali: piogge incessanti che portano, in breve tempo, allo straripamento dei fiumi e agli allagamenti e vento forte e improvviso che era una rarità prima del 2000. Le amministrazioni comunali hanno il compito di affidare al servizio giardini la manutenzione del verde urbano e soprattutto il censimento degli alberi malati, i primi a spezzarsi in caso di maltempo. Prima dell’abbattimento si dovrebbero stanziare fondi per curarli, salvarli talvolta è possibile.
Alberi pericolosi, gestione determinante
La Coldiretti ha ribadito che le cause degli incidenti dovuti agli alberi sono molteplici e vanno dalla scelta di piante non adatte al clima italiano al terreno o la posizione sbagliati, dalle dimensioni e dai calcoli errati relativi alle radici che spesso spaccano l’asfalto al fatto che a causa delle temperature sempre più alte parassiti spesso sconosciuti attaccano gli arbusti.
Una situazione sulla quale occorre intervenire con una gestione professionale – sostiene la Coldiretti – che preveda il ricorso alla figura del manutentore del verde con idonea qualifica, attraverso la rivalutazione del ruolo degli agricoltori.
A cosa servono gli alberi
Gli alberi svolgono importanti funzioni, più ne abbiamo e meglio è. Creano zone d’ombra permettendo un uso minore dei condizionatori, sono un nido per molti uccelli, tutelano la biodiversità, assorbono CO2 e rilasciano ossigeno, prevengono dissesti idrogeologici trattenendo con le radici la pioggia e sono solo alcune delle loro indispensabili funzioni. Nostro dovere una corretta gestione di questo patrimonio inestimabile.