Dopo il nubifragio di domenica 25 settembre, scatta l’allerta meteo a Napoli anche per lunedì 26 settembre 2022 con codice arancione. E non solo. Secondo la Protezione Civile della Regione Campania l’allerta gialla, invece, durerà fino alle ore 10 di mercoledì 28 settembre sia per il capoluogo campano, sia sulla intera fascia costiera della piana campana, Cilento compreso.
Sono previste “precipitazioni a carattere di rovescio o temporale, puntualmente anche di moderata intensi. Possibili raffiche nei temporali” sulle zone 1 (Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana), 3 (Penisola Sorrentino-Amalfinata, Monti di Sarno, Monti Picentini), 5 (Tusciano e Alto Sele), 6 (Alto Cilento, Piana del Sele) e 8 (Basso Cilento).
Inoltre si segnala la necessità di maggiore attenzione nei punti fragili che potrebbero vedere la presenza di fenomeni franosi superficiali anche senza piogge, a causa della saturazione dei suoli.
Allerta meteo Napoli: le indicazioni
Ricordiamo che l’allerta meteo Napoli è scattata domenica 25 settembre a causa dell’acquazzone scoppiato nella mattinata di domenica, trasformando alcune strade in veri e propri fiumi. Nel sottopasso Claudio di Fuorigrotta due vetture sono rimaste bloccate e i due conducenti, fortunatamente, sono riusciti a scappare senza conseguenze.
Decine le chiamate ai vigili del fuoco, così il sindaco Gaetano Manfredi ha inviato una ordinanza di chiusura scuole per salvaguardare gli studenti, i docenti e tutto il personale. Dopo l’alluvione delle Marche di qualche giorno fa, è importante stare attenti e diffondere le allerte. Nelle prossime ore Napoli sarà caratterizzata da temporali anche a rapida evoluzione, come si legge sul sito della Regione Campania, che potrebbero scatenare:
Danni alle coperture e strutture provvisorie dovuti a raffiche di vento, fulminazioni, possibili grandinate e a caduta di rami o alberi, Ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale; Possibili allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno; Scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse; Possibili occasionali fenomeni franosi superficiali legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, in bacini di dimensioni limitate, per effetto della saturazione dei suoli, anche in assenza di precipitazioni.