Semaforo blocco traffico Bologna smog

Allerta smog, blocco traffico a Bologna e in Emilia-Romagna

Sono in vigore da martedì 3 gennaio le nuove misure di blocco traffico a Bologna e in tutte le altre province dell’Emilia-Romagna. Il nuovo Bollettino Liberiamolaria dell’Arpae non ha lasciato dubbi, nella Regione il 2023 si è aperto con una nuova allerta smog.

Interessate dalle limitazioni, in vigore da questa mattina, le province di Bologna, Ravenna, Reggio Emilia, Forlì-Cesena, Parma, Modena e Rimini. Blocco traffico già in vigore in diverse aree della Regione, ma che ora si estende a tutto il territorio.

Ricordiamo che le disposizioni prevedono lo stop alla circolazione per i veicoli più inquinanti, fino ad arrivare alla categoria diesel Euro 5. Il blocco sarà valido in tutti i Comuni PAIR, che comprendono quelli con più di 30mila abitanti e quelli dell’agglomerato urbano bolognese.

Blocco traffico a Bologna e in Emilia-Romagna, le date

Il blocco traffico a Bologna e nelle altre province dell’Emilia-Romagna sarà in vigore martedì 3 e mercoledì 4 gennaio 2023. Proprio il giorno 4 è prevista la pubblicazione del nuovo Bollettino Liberiamolaria, che fornirà le informazioni utili riguardo l’andamento dell’allerta smog e consentirà di valutare l’eventuale allentamento delle misure.

In assenza di buone notizie in tal senso lo stop alla circolazione dei veicoli più inquinanti potrebbe proseguire anche nei giorni successivi al 4 gennaio. Ricordiamo inoltre che in corrispondenza del blocco traffico, nei Comuni PAIR sono vietati anche:

  • Sosta con il motore acceso;
  • Combustioni all’aperto (sfalci, falo, barbecue, fuochi d’artificio);
  • Spandimenti di liquami con tecniche non ecosostenibili;
  • Impianti a biomassa legnosa fino a 3 stelle comprese.

Nei Comuni di pianura non sarà punita la sosta con il motore acceso, ma resteranno in vigore i divieti di combustioni all’aperto, spandimento di liquami e di utilizzo degli impianti a biomassa legnosa fino a 3 stelle.

Allerta smog, limitazioni al riscaldamento

Sul fronte del riscaldamento domestico e aziendale sono valide le seguenti misure di contenimento. Le temperature non potranno superare i 17 gradi all’interno di uffici e imprese, mentre il limite sarà di 19 °C nelle abitazioni. Sussisterà comunque un margine di tolleranza di 2 gradi.