Ambiente, maratona 12 ore stopglobalwarming.eu; Emma Bonino: “Von der Leyen vaga su sviluppo sostenibile”

“Il discorso sullo stato dell’Unione tenuto da Ursula van der Leyen, presidente della Commissione Europea, è rimasto, a mio avviso, piuttosto vago su alcuni punti fondamentali e uno di questo è lo sviluppo sostenibile”. Così Emma Bonino, senatrice di +Europa ed ex commissario europeo per gli Aiuti Umanitari, interviene nella maratona streaming di 12 ore contro il Riscaldamento Globale organizzata da Eumans!, a favore della raccolta firme stopglobalwarming.eu, che fra le diverse iniziative di sensibilizzazione attive sul tema attualmente si distingue per essere una ICE (iniziativa di cittadini europei), e per legge dovrà essere discussa dalla Commissione Europea, appena verrà raggiunto il traguardo del milione di firme.

“Nessuna risorsa è gratis – continua Bonino -, nemmeno in questa fase di aspettative di grandi fondi dall’UE. Rendere l’economia sostenibile ponendo un freno al degrado ambientale favorendo l’uso delle risorse naturali richiede anzitutto che tutti noi siamo responsabilizzati riguardo alle nostre decisioni di acquisto e consumo. Un prodotto fatto senza emissioni dannose per il clima e uno con emissioni notevoli non sono la stessa cosa: se non noi subito, qualcun altro o noi stessi più avanti pagheremmo cara la differenza. La lotta ai cambiamenti climatici passa anzitutto per un sistema di prezzi e di fiscalità che ci diano segnali corretti sui costi del nostro stile di vita.

Stopglobalwarming.eu, promossa dall’ex europarlamentare Marco Cappato insieme a esperti come Alberto Majocchi (Professore Emerito di Scienza delle Finanze all’Università di Pavia) e Monica Frassoni (ex co-Presidente del Partito Verde Europeo), al raggiungimento del milione di firme chiederà alla Commissione Europea di impegnarsi a elaborare la proposta legislativa di fermare il riscaldamento globale spostando le tasse dalle persone all’ambiente, e dunque tassando le emissioni di CO2 e riducendo le tasse sul lavoro. Secondo la proposta, chi emette anidride carbonica in Europa pagherebbe un prezzo a tonnellata (dai 50 euro iniziali a 100 dopo 5 anni) incentivando il risparmio energetico e le fonti rinnovabili. Il ricavato andrebbe a beneficio dei lavoratori, con una riduzione delle tasse in busta paga. In questo modo l’Unione Europea potrebbe ricavare un tesoretto di 180 miliardi di euro all’anno per ridurre la pressione fiscale sui lavoratori europei.

Per raggiungere il milione di firme necessario, notizia dell’ultim’ora, è appena stato prorogato di 6 mesi il termine inizialmente fissato al 20 luglio 2020, e ora spostato al 20 gennaio 2021.