Gli anacardi sono un particolare tipo di frutta secca col guscio. Nascono da una pianta denominata anacardio e perciò sono anche note come noci di anacardio (o anche noci di acagiù). Si tratta di una specie arborea che appartiene alla famiglia delle Anacardiaceae.
Conosciuto in botanica con il termine Anacardium occidentale, è originario del Brasile. La coltivazione è rivolta pressoché unicamente alla produzione dei popolari semi oleosi, anche detti acheni, chiusi dentro un guscio. A rendere molto particolari gli anacardi è anche la loro forma, che ricorda quella dei reni umani ed è perciò definita “reniforme”.
Gli anacardi sono lunghi tra i 2 e i 4 centimetri e hanno un colore biancastro tendente al giallo. Il sapore è sostanzialmente dolce e offre una particolare percezione oleosa durante la masticazione. Rientra come detto tra la frutta secca col guscio, al pari di noci, mandorle, nocciole, pistacchi e pinoli. Da non confondersi invece con le arachidi, che al contrario delle specie citate appartengono alle Leguminose e sono quindi a tutti gli effetti dei legumi (al pari di fagioli, piselli e ceci).
Valori nutrizionali
Veniamo ora a quelli che sono i valori nutrizionali di questi semi oleosi. Partiamo dalla componente d’acqua, che negli anacardi corrisponde ad appena 5,20 grammi ogni 100 di parte edibile. Le fibre alimentari ammontano a circa 3 grammi.
Per quanto riguarda invece i carboidrati la quota è di 30,2 grammi, superata da quella dei grassi (43,8). Questi ultimi sono perlopiù monoinsaturi, con una quota di acidi grassi polinsaturi e circa 7 grammi di saturi. A livello di proteine il dato è di circa 18,2 grammi.
Molto interessante la parte relativa alle vitamine, che figurano in modo particolare per quanto riguarda il gruppo B (B1 o Tiamina, B2 o Riboflavina, B3 o PP o Niacina). Presenti anche la B6 o Piridossina e la B9, anche detta acido folico (quando contenuta negli alimenti è indicata col termine “folati”). Da notare anche un certo contenuto di vitamine E e K, acidi grassi Omega 3 e Omega 6.
Sul fronte dei sali minerali è molto apprezzata la presenza di fosforo, magnesio e potassio. A questi si aggiungono calcio, ferro e zinco. Da tenere in considerazione l’apporto calorico degli anacardi, stimato in circa 550 kcal (calorie) per ogni 100 grammi di parte edibile.
Proprietà
La presenza di vitamina E insieme a quella di polifenoli e flavonoidi dona agli anacardi proprietà antiossidanti. È del tutto assente il colesterolo, mentre gli acidi grassi presenti sono perlopiù insaturi (buoni). Apprezzata anche la quota di fibre alimentari.
Benefici
I benefici associati agli anacardi non si esauriscono però qui. Non sono soltanto un rimedio naturale per rallentare l’invecchiamento e proteggere le cellule, sfruttando così le proprietà antiossidanti. Riducono in questo modo anche la presenza di eventuali stati infiammatori. Anche se presente in misura limitata il ferro degli anacardi può contribuire, all’interno di una dieta equilibrata, a evitare stati carenziali e condizioni di anemia.
L’assenza di colesterolo li rende alleati del cuore e della circolazione del sangue, contribuendo anche a ottimizzare l’equilibrio tra colesterolo HDL e LDL. Vantaggio che contribuisce ad apportare anche grazie all’azione antiossidante, che protegge i vasi sanguigni. Non contengono lattosio e glutine, risultando quindi sicuri per chi è intollerante a tali allergeni.
Alcuni studi indicano gli anacardi come un alimento benefico per chi soffre di diabete di tipo 2. Questi semi oleosi contribuirebbero a rallentare l’assorbimento degli zuccheri, con benefici per il controllo della glicemia. Vengono ritenuti in grado anche di aiutare chi soffre di osteoporosi e di aiutare a prevenire la degenerazione maculare.
Latte di anacardi: come prepararlo in casa
Per preparare il latte di anacardi fatto in casa occorre una tazza di semi, da lasciare a mollo in 700 ml acqua per due ore. Trascorso questo tempo occorrerà trasferire il tutto in un frullatore potente e frullare per 15-20 secondi. A questo punto la bevanda sarà quasi pronta. Basterà semplicemente filtrare gli eventuali residui di polpa e consumare.
In alternativa sarà possibile anche utilizzare un estrattore. Servirà però prolungare il periodo di due ore e lasciare a mollo gli anacardi fino a 12 ore. Le proporzioni tra acqua e semi dovranno essere le stesse, ovvero una tazza di anacardi e 700 ml di liquido.
Quanti anacardi al giorno si possono mangiare?
Il quantitativo di anacardi che può essere consumato quotidianamente equivale a circa 28-30 grammi. Considerando un peso di circa 1,5-2 grammi per ciascun seme, è possibile mangiare tra i 15 e i 20 anacardi al giorno. Attenzione a non esagerare con il numero, in quanto l’apporto calorico di questa frutta secca col guscio può risultare importante.
Questi semi oleosi vengono consumati al naturale o dopo essere stati tostati e salati. Chi vuole sfruttarne al massimo le proprietà naturali dovrà preferire la prima forma, come accade anche quando si parla ad esempio delle mandorle. La tostatura e l’aggiunta di sale possono compromettere alcune delle sostanze benefiche contenute e rendere meno salutare lo stesso consumo di anacardi.