Finalmente approvata la legge che dichiara lo stop al coinvolgimento degli animali nei circhi. Andrà ad aggiornare l’ormai decaduta legge del 2019, darà delega al Governo per chiudere tutto l’iter entro nove mesi e il passo ad un Decreto Legislativo attuativo che interessa anche la “revisione delle disposizioni nei settori delle attività circensi e degli spettacoli viaggianti, specificamente finalizzata al graduale superamento dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle stesse”.
Dove vivranno gli animali dei circhi in pensione
Si stimano circa 2000 animali coinvolti in spettacoli circensi che non potranno mai più tornare liberi nonostante la nuova legge, avendo perso le loro caratteristiche naturali che permettono la sopravvivenza nei vari habitat.
Parliamo di tigri, leoni, elefanti, scimmie, orsi che avranno comunque una vita dignitosa, senza gabbie e senza il duro lavoro di addestramento cui sono sottoposti ogni giorno. Potranno essere accolti nei bioparchi cittadini o presso alcune sedi dei Parchi regionali/nazionali o nei cosiddetti “Santuari” dove i volontari si prendono cura degli animali in grave difficoltà.
Nonostante i finanziamenti pubblici ricevuti dai circhi, che sarebbero dovuti servire per dar vita a nuovi e diversi tipi di spettacoli, la maggior parte dei numeri vede ancora la presenza di animali lontani dal loro luoghi di nascita, costretti a esibirsi dopo aver subito addestramenti discutibili. Non può essere accettabile un intrattenimento che preveda una vita grama per degli esseri indifesi.
Le dichiarazioni della LAV
La LAV ha creduto fortemente in questa causa e dichiara:
Finalmente dopo anni di manifestazioni e petizioni anche in Italia non si potranno più utilizzare gli animali nei circhi e in spettacoli viaggianti. Come già succede in oltre 50 Paesi nel mondo e in ultimo in Francia” dichiara Andrea Casini responsabile LAV animali esotici. “Auspicavamo uno stop immediato, ma questo graduale superamento darà la possibilità alle aziende circensi di adeguarsi e convertirsi verso uno spettacolo libero da ogni sofferenza e per uscire da questa barbarie. Scelta ormai obbligata per altro dalla scarsa affluenza di pubblico a spettacoli con presenza animale.
Un appello anche al Ministro Franceschini dal Presidente LAV Gianluca Felicetti:
Affinché riprenda il precedente testo di Decreto attuativo, già elaborato e discusso dal suo Ministero, e faccia approvare quanto prima lo Schema in Consiglio dei Ministri per avviare la riconversione degli spettacoli in tempi certi, visti anche gli ordini del giorno accolti dal Governo presentati dai deputati Maturi (Lega) e Prestipino (Pd), andando questa volta a risultato, per gli animali, per i cittadini. Anche però per le aziende circensi, altrimenti inevitabilmente destinate ad una lenta morte causata da un’idea sbagliata e obsoleta di tradizione e di “divertimento”.
Cosa accadrà ai circhi
I circhi potranno continuare i loro spettacoli grazie alle mille performance degli acrobati, alle meraviglie delle danzatrici sospese, alla comicità dei pagliacci, alle acrobazie dei funamboli. Diverranno un’attrattiva etica e adatta a tutti e nel bene di tutti anche degli animali. Il loro sfruttamento è ormai anacronistico, andiamo avanti, dritti verso un futuro degno e giusto!
Voglio citare, infine, il Cirque du Soleil, che diffonde, da moltissimi anni, un tipo di spettacolo basato solo su artisti umani. Giocolieri, clown ed equilibristi ma anche cantanti e ballerini che danno vita ad incredibili magie. Per i loro spettacoli si può visitare il sito www.cirquedusoleil.com.
di Marzia Fiordaliso, Direttore Editoriale Eco in città