L’ansia è una condizione che può assumere differenti livelli di gravità. Nella sua forma più lieve si limita a uno stato di disagio emotivo legato a delle specifiche questioni. Che sia legato all’ambito personale o lavorativo, se di entità limitata può passare semplicemente tramite un momento di distrazione o di riflessione.
In altri casi il cosiddetto attacco d’ansia è più forte e radicato, tanto da portare a una sintomatologia evidente. Alcuni dei sintomi possono rivelarsi piuttosto dannosi per l’organismo. Meglio quindi non trascurarli e intervenire quanto prima sulle cause.
Eliminare le cause che portano allo stato di ansia è senza dubbio un’ottima soluzione, ma al contempo può essere benefico anche utilizzare dei rimedi naturali per alleviarne i sintomi. In altri casi può essere utile, soprattutto per chi risiede nelle grandi città, procedere con un aggiustamento dei propri ritmi lavorativi e di vita.
Ansia: sintomi
L’ansia può assumere un carattere più serio rispetto a una condizione di disagio emotivo momentaneo. Quando ciò accade è possibile che compaiano alcuni sintomi, che possono colpire sia la sfera fisica che quella psico-emotiva.
Si parla in questi casi di ansia sintomatica, ovvero di una situazione di disagio che tende a protrarsi nel tempo e a ripercuotersi sul soggetto in molteplici modi. Di seguito i principali effetti/campanelli d’allarme associati a tale condizione.
Sintomi fisici
Uno stato d’ansia sintomatico tende a ripercuotersi sul fisico del soggetto con sintomi piuttosto evidenti. Tuttavia si tratta di manifestazioni tendenzialmente generiche, quindi poco utili ai fini di una diagnosi. È comunque utile conoscere tale sintomatologia, nel cui novero figurano ad esempio l’affaticamento, l’emicrania e l’insonnia. Completano il quadro:
- Fiato corto;
- Pollachiuria (eccessiva frequenza nell’urinare);
- Problematiche varie a livello dello stomaco;
- Sudorazione eccessiva;
- Tachicardia;
- Tensione muscolare;
- Tremori.
Sintomi psico-emotivi
La negatività tende a ricoprire un ruolo di primo piano tra i sintomi psico-emotivi dell’ansia. Rientrano in questo ambito sia la tendenza a prevedere esiti negativi per qualsiasi evento in sospeso che la propensione a cercare conferme ai propri pensieri negativi.
Si accompagna all’ansia sintomatica anche un generale stato di apprensione, oltre a una più o meno giustificata sensazione di minaccia. Contrariamente a quanto detto per quelli fisici, i sintomi psico-emotivi sono decisamente più utili al fine di arrivare a diagnosi.
Vanno ad aggiungersi a tale sintomatologia anche l’irritabilità, l’agitazione e la tensione. Può risultare difficile raggiungere un certo livello di concentrazione o di ragionamento, oppure si può incorrere in momenti di vuoto mentale indesiderato.
Cosa sono gli attacchi d’ansia?
Partiamo dal chiarire cosa si intende in genere quando si parla di attacchi d’ansia. Il termine è per così dire riservato a un utilizzo più “popolare”, in quanto a livello medico-scientifico viene fatto riferimento al cosiddetto disturbo d’ansia generalizzata o GAD.
Quelli indicati come “attacchi” risulterebbero essere in realtà delle manifestazioni particolarmente evidenti del disturbo ansioso di cui si soffre. Gli episodi possono risolversi in poco tempo oppure avere una durata anche di alcuni giorni, se non addirittura settimane. Netta quindi la differenza con gli attacchi di panico, che tendono a durare non più di 10 minuti.
Cause
Le cause degli attacchi d’ansia e/o dell’ansia sintomatica sono da ricondurre a tre diverse radici. In generale si parla di origini ereditarie, fisiologiche o psicologiche. A seconda della sfera coinvolta sarà opportuno muoversi all’interno di un percorso specifico. È bene ricordare però che è sempre consigliato, soprattutto per questioni che possono avere questo genere di ripercussioni, lasciare al proprio medico curante l’onere della diagnosi.
Cause ereditarie
Tra le possibili cause di questo disturbo figura anche l’ereditarietà. Affinché risulti conclamata occorre però che almeno un altro membro stretto della famiglia risulti soffrire del medesimo problema.
Biologiche
Quando si parla di possibili cause biologiche si fa riferimento ad attacchi d’ansia legati a un’alterazione dei neurotrasmettitori. Può accadere ad esempio di mostrare livelli eccezionalmente bassi di serotonina (anche detta “ormone del buonumore”) o di GABA (neurotrasmettitore inibitorio). Al contrario l’origine del disturbo potrebbe risiedere nella produzione in eccesso di noradrenalina.
Cause psicologiche
Nel caso dei fattori psicologici il riferimento è a Sigmund Freud. Secondo quanto affermava il padre della psicoanalisi l’ansia deriverebbe da conflitti interiori non risolti, risalenti all’età infantile o anche a momenti più recenti. Tali problematiche irrisolte verrebbero sepolte a fondo nella mente, così da evitare di affrontarli a mente lucida. Ciò porta allo scatenarsi degli attacchi d’ansia, che proseguiranno fino a che le questioni in sospeso non verranno definitivamente affrontate e risolte.
Rimedi naturali contro l’ansia
Il terapista cognitivo comportamentale sarà la figura di riferimento in caso di disturbo d’ansia di natura psicologica. Qualora si tratti di un problema causato da fattori biologici o ereditari consultare il proprio medico di base, che vi indirizzerà verso il tipo di specialista più indicato.
Sempre in accordo con il proprio medico curante o con il terapista, assumere alcuni rimedi naturali può alleviare determinati sintomi e prevenire attacchi di grave entità. Si consiglia però di non improvvisare terapie domestiche, ma di consultare preventivamente lo specialista.
Tecniche di rilassamento
Iniziamo da quelle che sono due pratiche molto utili per una corretta gestione delle proprie emozioni, ovvero il Tai Chi Chuan e lo Yoga. Pur partendo da presupporti differenti, entrambe favoriscono un maggiore equilibrio emotivo e una riduzione degli episodi di ansia nel tempo. Sono altresì utili a gestire in maniera più efficiente eventuali attacchi, evitando nella maggior parte dei casi che aumentino di gravità.
Alimentazione contro l’ansia
Impossibile non parlare dell’alimentazione. La nostra dieta quotidiana influisce sull’organismo mantenendolo in equilibrio, se corretta, o provocando pericolose alterazioni, se sbilanciata. Rappresenta inoltre uno dei grandi rimedi naturali per stare bene.
Assicurarsi di fare il pieno di frutta e verdura di stagione, meglio se ricche di potassio (alleato del sistema nervoso). Anche se spesso vivere in città porta a consumare pasti frettolosi per via dei molti impegni, non dimenticare mai di assumere le giuste dosi di magnesio e di vitamina B6. Via libera in particolare a lattuga, carote, banane, patate e pomodori crudi.
Meglio evitare l’assunzione di stimolanti del sistema nervoso come caffè, ginseng, guaranà, cacao e zafferano. Stesso discorso anche per le bevande alcoliche e gli alimenti/bevande contenenti zuccheri aggiunti.
Tisane rilassanti
Diverse sono le possibilità offerte dal mondo degli infusi. È possibile preparare delle ottime tisane rilassanti a partire dalla passiflora, o Passiflora incarnata, ad azione rilassante (non sedativa). Dall’efficacia paragonata a quella delle benzodiazepine, si utilizza anche mediante assunzione giornaliera di 15 gocce di tintura madre.
Altro possibile infuso anti-ansia è quello a base di biancospino, ad azione calmante e rilassante. Noto col nome scientifico di Crataegus oxyacantha, questo fiore può essere acquistato in erboristeria. Non di rado viene fornito in una miscela che comprende anche passiflora e valeriana.
Proprio la valeriana può essere indicata per la preparazione di una tisana rilassante molto efficace. La Valeriana officinalis agisce sul sistema nervoso, offrendo un’azione dichiaratamente sedativa. Se ne sconsiglia l’utilizzo durante la giornata, preferendolo in prossimità del riposo notturno.
Altra pianta curativa adatta a una tisana rilassante è la melissa o Melissa officinalis. Può vantare proprietà ansiolitiche e antispasmodiche. Questa seconda azione risulta molto utile qualora all’ansia si accompagnino disturbi gastrici. Da evitare nei soggetti che soffrono di patologie alla tiroide, a rischio glaucoma o che stanno seguendo delle terapie a base di barbiturici.
Sempre per quanto riguarda le tisane rilassanti è opportuno sottolineare l’efficacia di altri rimedi naturali. Tra questi camomilla, tiglio, avena, iperico ed escolzia.
Fiori di Bach
Chi fosse interessato a trattare l’ansia con i Fiori di Bach può orientarsi tra alcune possibilità. La scelta dovrà essere attenta e misurata in funzione della causa scatenante. Gli attacchi d’ansia più “classici” possono essere trattati con il Rocky Rose o l’Aspen.
Nel caso in cui l’ansia sia legata a fobie particolari non gestibili dal sistema nervoso centrale, come ad esempio la claustrofobia o la paura di volare in aereo, i consigliati sono Cherry Plum e Mimulus. Se dovessero sopraggiungere degli svenimenti considerare la possibilità di ricorrere al Clematis.