Apertura al pubblico del Museo Botanico Aurelia Josz. Prossimo appuntamento sabato 18

Milano – Il Museo Botanico Aurelia Josz aprirà al pubblico una volta al mese, tendenzialmente il sabato pomeriggio e sarà a disposizione dei milanesi per rilassarsi nel verde e per partecipare ad alcune iniziative: percorsi guidati, attività ludico-divulgative, musica e piccoli spettacoli pertinenti con i temi del Museo Botanico, per scoprire e conoscere tutti i segreti dell’universo vegetale. L’appuntamento mensile intende divenire una consuetudine che permetterà ai milanesi di usufruirne oltre che in occasione di appuntamenti “speciali” ai quali il Museo Botanico ha partecipato da quando esiste, 2014-16 (Orticola, Green City Milano, Le giornate di primavera del FAI, ecc.). Con l’intento di potere aumentare sempre più le sue offerte e i tempi di apertura.

Si trova in Via Rodolfo Margaria.

Storia e Architettura

Il Museo Botanico è frutto di un progetto dell’ Amministrazione del 2003. Le opere relative al primo lotto iniziarono nel 2012 e, nel 2014, iniziò la vita del Museo Botanico che si propone come polo naturalistico, didattico e ludico, luogo di osservazione degli ecosistemi della Pianura Padana, areale milanese, della loro biovarietà e delle contaminazioni che l’azione umana vi ha impresso. È un laboratorio per lo studio, la divulgazione di temi botanici e l’educazione naturalistica, presupposto essenziale per una nuova cultura del verde e il rispetto della cosa pubblica.

Il divertimento, il gioco, la piacevolezza sono gli strumenti che si prediligono per veicolare le informazioni, per sollecitare curiosità, per stimolare interesse.

Le attività e gli eventi sono condotti da personale del Comune di Milano, Area Verde, Agricoltura e Arredo Urbano, con il nucleo dei volontari del Museo Botanico, i Volontari del Servizio Civile, i tirocinanti, in collaborazione con istituti scolastici e varie istituzioni, il Servizio Manutenzione Ordinaria dell’Area Verde, Agricoltura e Arredo Urbano, le Sezioni Didattiche del Comune di Milano, le GEV (Guardie Ecologiche Volontarie).

Il Museo Botanico è stato inaugurato nel 2015 e, nello stesso anno, dedicato ad Aurelia Josz (Firenze 1869 – Auschwitz 1944), figlia di Ludovico Josz, triestino di origini ungheresi, e di Emilia Finzi, di colta famiglia ebraica, si diplomò a Firenze in lettere italiane e fu molto influenzata dal clima cosmopolita della sua città che contribuì a formarne la mentalità progressista, promotrice della cultura e dell’emancipazione femminile. A ventun’anni si trasferì a Milano per insegnare. Ideò nuove metodologie didattiche per catturare l’attenzione delle allieve. Nel 1902 fondò la prima scuola pratica femminile di agricoltura nell’Orfanatrofio della Stella a Milano, che fu trasferita in una sede autonoma a Niguarda nel 1905. Convinta della necessità di una visione moderna dell’agricoltura, invitò a insegnare i più importanti agronomi italiani e istituì molti corsi, tra cui bachicoltura e apicoltura, di grande successo. Nel 1931 la scuola, inizialmente sostenuta dal Fascismo in quanto compatibile con il suo progetto di formazione per le masse rurali, fu chiusa. Aurelia Josz rifiutò il giuramento al Fascismo e per lei iniziò il periodo di progressivo isolamento, durante il quale scrisse due saggi. Nonostante l’approvazione delle leggi razziali nel 1938, non espatriò. Fu deportata ad Auschwitz-Birkenau dove morì nel 1944.