Presentato Appennino Bike Tour 2021, la ciclovia più lunga d’Italia

Presentato Appennino Bike Tour 2021, la ciclovia più lunga d’Italia

È stato presentato mercoledì 21 luglio 2021 a Bologna Appennino Bike Tour – Il Giro d’Italia che non ti aspetti, la ciclovia di 2600 chilometri che dalla Liguria alla Sicilia, attraversa più di 300 comuni in 44 tappe, incrociando 26 fra parchi e aree protette.

Nelle tappe che sono state già toccate c’è stata l’inaugurazione delle colonnine di ricarica e-bike e delle stazioni per assistenza biciclette donate da Misura ai Comuni: nello specifico la città di Bologna ha un ruolo fondamentale in questa nuova infrastruttura perché collegamento fra città e territori delle aree interne. Questa iniziativa è una possibilità per mettere l centro del dibattito pubblico il rilancio della centralità del territorio montano, dei suoi borghi, dei suoi talenti.

Le dichiarazioni

“La pandemia ha fortemente avvicinato le persone alla natura e allo sport, facendo esplodere in maniera inaspettata il cicloturismo, complice anche la diffusione delle e-bike – ha dichiarato Sebastiano Venneri – Queste rendono ciclabili territori che prima non potevano esserlo per via delle difficoltà orografiche. Si è così allargata la possibilità del cicloturismo a nuovi segmenti turistici che prima erano esclusi dai territori montani. È una vera e propria rivoluzione quella che stiamo vivendo e può rappresentare una nuova occasione di crescita e sviluppo sostenibile per queste aree che vivono difficoltà economiche e spopolamento. Con Appennino Bike Tour stiamo lavorando affinché i Comuni siano pronti a raccogliere questa nuova e cruciale sfida. L’infrastruttura già esistente, servita con le stazioni di sosta e ricarica, poco invasive e molto funzionali, consente ai cicloturisti un viaggio in tutta sicurezza e tranquillità”.

Nel corso degli anni gli Appennini hanno avuto un calo di popolazione con annesso abbandono a causa degli effetti del cambiamento climatico che hanno reso più fragile il territorio. C’è bisogno di scambi tra aree urbane e comunità rurali. Per questo motivo la ciclovia rappresenta lo sviluppo turistico perfetto per questi territori a dimostrazione che basta creare rete fra territori per aiutare l’ambiente. “Il nostro Appennino ha moltissimo da offrire e lo hanno dimostrato gli ambasciatori che abbiamo nominato lungo il percorso: artisti, agricoltori, allevatori, operatori turistici, tutti accomunati dall’amore per il loro territorio e dalla volontà di trasmettere questo amore alle nuove generazioni e a chi si trova ad attraversarlo. Compito degli amministratori, a tutti i livelli, è assicurarsi che il territorio sia in sicurezza, che non si progetti solo per l’immediato ma con una visione di futuro che deve tenere conto dei cambiamenti climatici in atto e non guardare a logiche turistiche del passato”, ha dichiarato Paola Fagioli.