Beni confiscati

Beni confiscati, nuove regole del Comune di Milano per il riuso

Il Comune di Milano vara nuove regole per l’assegnazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, la finalità è semplificare la valorizzazione e il riuso anche di quegli immobili che necessitano di investimenti di grande e media importanza. Le linee di indirizzo, appena stabilite da Palazzo Marino, riguardano la concessione a titolo gratuito delle 230 unità immobiliari di proprietà dell’Amministrazione.

L’intenzione – spiega l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolè – è di proseguire nel percorso di valorizzazione dei beni confiscati, superando gli ostacoli che a volte ne impediscono l’assegnazione. Lo facciamo cercando di mettere a disposizione strumenti per stimolare il dialogo con tutti i potenziali concessionari del Terzo settore e, contemporaneamente, con i cittadini che abitano i quartieri e i Municipi di riferimento. L’obiettivo è sempre lo stesso: dare a luoghi che erano in mano alla criminalità una seconda vita trasformandoli in presidi di legalità, simboli della vittoria dello Stato, e costruendo al loro interno opportunità, servizi, attività utili alla comunità.

Le novità introdotte dal provvedimento

In primis chi riceve il bene può proporre all’Amministrazione investimenti per la ristrutturazione, l’adeguamento e l’efficientamento del bene ma se fine concessione le spese non risulteranno ammortizzate saranno trasferite al nuovo concessionario; inoltre l’importanza dell’investimento previsto potrà influire sulla durata della concessione. Le due condizioni renderanno il rischio imprenditoriale del concessionario maggiormente sostenibile e più semplice l’esito della procedura di assegnazione.

Nel caso di immobili che hanno bisogno di investimenti di grande o media importanza, l’Amministrazione può raccogliere, prima di lanciare il bando pubblico, manifestazioni d’interesse da parte di soggetti privati per la valorizzazione e la gestione di un bene. I risultati e le proposte emerse durante l’indagine esplorativa, pur non vincolanti, potranno essere utilizzati dal Comune nelle fasi successive di assegnazione per valutare e calibrare i criteri e le richieste del bando pubblico di assegnazione.

Infine si potranno prevedere percorsi di progettazione partecipata con i cittadini dei quartieri dove è situato l’immobile e con il Municipio di riferimento, in modo che la proposta progettuale aderisca quanto più possibile alle esigenze territoriali.

Beni confiscati la ripartizione allo stato attuale

Sono 230 i beni confiscati nel patrimonio del Comune di Milano, per un valore stimato di circa 20 milioni di euro così suddivisi:

  • appartamenti (118 unità);
  • box (38);
  • locali commerciali (28);
  • magazzini (12);
  • terreni (8).

Secondo la normativa le assegnazioni degli immobili sono state fino ad ora così ripartite:

  • 138 sono stati assegnati gratuitamente con avviso pubblico a enti del Terzo settore per progetti di residenzialità, diritti e inclusione dei cittadini, cultura della salute e supporto alla disabilità;
  • 17 sono in gestione a MM come edilizia popolare pubblica;
  • 31 sono già date o saranno date in locazione;
  • 7 sono gestite direttamente dalla Direzione Welfare e Salute per servizi e attività di tipo sociale.