Betulla albero

Betulla: proprietà, cosa cura e controindicazioni

La betulla è una pianta nota per le sue proprietà curative e per la sua corteccia bianca. È importate però sapere non soltanto cosa cura la betulla, ma anche le possibili controindicazioni legate al suo utilizzo. Impiego che per molti, occorre sottolineare, si rivela assolutamente sicuro.

L’albero noto come betulla è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Betulaceae. Il suo nome scientifico è Betula Alba ed è originario dei paesi del Nord Europa. Si è diffuso anche in Italia, perlopiù nelle regioni Piemonte e Lombardia, in zone alpine oltre i 700 metri sul livello del mare. Nel resto del Paese esistono alcune “isole” in Abruzzo, lungo l’Appennino campano e sull’Etna.

Il suo tronco è tipicamente snello e tende a svilupparsi più verso l’alto che in larghezza. Un’ulteriore curiosità riguarda l’altezza, che varia dai circa 60 cm della varietà nana fino a 25 metri. Perde le foglie in inverno e produce in primavera dei fiori maschili e femminili dalla forma simile a una spiga. I frutti spuntano in piena estate.

Betulla, proprietà

Betulla rami

Come anticipato in avvio la betulla dispone di diverse proprietà curative. Molto del merito è da ascrivere ad alcune sostanze specifiche come i tannini, i flavonoidi, la vitamina C, le saponine triterpeniche, l’acido betuloretico, glicosidi monoterpenici. Presenti anche le proantocianidine e l’acido caffeico.

La betulla è molto famosa per le sue proprietà diuretiche, alle quali si ritiene si affianchino anche quelle antinfiammatorie. Gli vengono riconosciute inoltre delle azioni a beneficio dell’apparato cardiovascolare e diverse altre possibilità di applicazione.

Cosa cura la betulla

La betulla viene ritenuta in grado di curare diverse problematiche. Ad esempio è considerata efficace nel trattamento di ritenzione idrica. Il riferimento in questo caso è alle proprietà diuretiche e depurative, che oltre a favorire l’espulsione dei liquidi in eccesso aiutano anche a rimuovere sostanze indesiderate. Tra queste anche il colesterolo, responsabile dell’ipercolesterolemia (colesterolo alto), e gli acidi urici (collegati ad esempio a gotta e reumatismi).

Rimedio naturale utile anche contro la cellulite, in particolare quando si sceglie di utilizzare la linfa della pianta. Non solo, l’utilizzo di foglie e corteccia dell’albero risulta consigliato anche in caso di edema. Nella lista di cosa cura la betulla si trovano anche il meteorismo, oltre ai dolori muscolari. Incluse anche la caduta dei capelli, alcune tipologie di dermatite, le infiammazioni delle vie urinarie e l’ipertensione.

Proprietà magiche

Betulla bosco

Le proprietà magiche associate alla betulla traggono origine dalle pratiche in uso in passato. Tra le abitudini che venivano portate avanti nei Paesi nordici anche quella di produrre un liquore dalla resina di questa pianta. Dopo essere stato consacrato veniva bevuto da chi desiderava assicurarsi degli esiti positivi.

Altra pratica associata a questo albero è quella di ridurre in polvere le foglie per poi bruciarle nel fuoco, per un effetto purificante e per tenere alla larga la negatività. Un’altra pianta a risultare in possesso di proprietà magiche è il prezzemolo.

Usi

La betulla si può assumere in varie forme, dall’infuso ottenuto dalle sue foglie fino alla tintura madre. Non ultima la già citata possibilità di sfruttarne la linfa o il succo. Sono disponibili inoltre estratti in compresse, capsule o gocce.

Tra gli usi abbiamo citato l’infuso, da preparare lasciando un cucchiaio di foglie di betulla essiccate in infusione per circa dieci minuti. È possibile consumare la bevanda anche più volte al giorno. Al contrario la linfa di betulla ha un limite di 50 gocce, diluite in acqua, per non più di due volte nell’arco di una giornata.

A cosa serve la tintura madre di betulla?

La tintura madre di betulla serve principalmente a sfruttare le proprietà diuretiche della pianta, oltre a permettere l’eliminazione degli acidi urici e del colesterolo. Le modalità di assunzione sono di massimo 40 gocce, diluite in un po’ d’acqua, per una o due volte al giorno.

Come si estrae la linfa della betulla

L’estrazione della linfa prevede la messa in atto di una tecnica piuttosto particolare. Nel mese di marzo si praticano dei fori, con leggera inclinazione dal basso verso l’alto, della lunghezza di circa 3-5 centimetri. All’interno andranno dei piccoli tubi per favorire la raccolta della linfa. Possono essere raccolti fino a 4 litri di linfa da un tronco della larghezza di 50 centimetri.

Betulla, controindicazioni

Eccoci infine a quelle che sono le possibili controindicazioni della betulla. Questa pianta non è adatta ai soggetti allergici all’Aspirina, a causa della presenza di salicilati, o ad altre sostanze presenti. Inoltre non sono da escludere interazioni con altri farmaci, tra i quali:

  • Antiaggreganti piastrinici;
  • Anticoagulanti;
  • Barbiturici;
  • Diuretici;
  • Ipotensivi;
  • Metotrexate.

Risulta controindicato anche il consumo di alcol. Betulla da evitare anche per chi soffre di patologie renali o insufficienza cardiaca. Valutare con il proprio medico anche all’uso in gravidanza o durante l’allattamento.