La Bicipolitana è un progetto di FIAB Firenze Ciclabile, adottato da Palazzo Vecchio, che attraversa tutta la città. La mappa è molto simile a quella delle metropolitane: otto linee, ognuna contraddistinta da un colore. La prima linea a partire è stata la Rossa.
La bicicletta è il mezzo più sostenibile che esista. Dopo l’acquisto non si sostengono ulteriori spese (guasti a parte), permette di fare attività fisica, libera dalle dipendenze energetiche, è silenziosa, non inquina e non crea traffico.
Abbiamo intervistato Tiziano Carducci Presidente FIAB Firenze per capire a che punto siamo e quali sono le difficoltà che si stanno incontrando.
Bicipolitana, intervista a Tiziano Carducci
Credete che sia sufficientemente pubblicizzata e che tutti gli abitanti di Firenze amanti delle due ruote la conoscano?
Al momento la Bicipolitana è un utile guida per l’amministrazione nel dare priorità ai propri interventi di ampliamento e miglioramento della rete di piste ciclabili, ma non è ancora uno strumento nelle mani dei cittadini che si muovono o vorrebbero muoversi in bici in città. Nei tanti momenti di dialogo e incontro che teniamo molti rimanevano sorpresi nello scoprire di una pista che con continuità va da un capo all’altro della città, la linea Rossa appunto. La Bicipolitana viene spesso menzionata dagli amministratori ma non è completamente raccontata. La Città Metropolitana di Bologna ad esempio ha realizzato un sito dedicato, con l’indicazione dei percorsi su mappa e la percentuale di avanzamento della realizzazione; inoltre le linee complete hanno una segnaletica dedicata e chiara per chi si muove in bicicletta.
Avete lamentato l’assenza della segnaletica ma anche la necessità di un sito con le mappe che chiariscano i percorsi e le tempistiche. Il sito di Fiab Firenze che aiuto può fornire?
La Bicipolitana è un’idea del nostro gruppo tecnico, che sei anni fa ha elaborato i percorsi in maniera approssimativa, individuando le aree da servire. Spetta all’amministrazione mettere quelle mappe nero su bianco individuando il dettaglio dei tratti di progetto e rendendoli comprensibli anche per non tecnici. Sul nostro sito già ora è possibile trovare una mappa grafica che ricorda lo schema di una metropolitana, e la mappa di tutte le piste ciclabili di Firenze, collegata direttamente con i dati pubblici del Comune.
L’uso della bicicletta può contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 ed essere volano della transizione ecologica. In primis però la sicurezza dei ciclisti. Cosa chiedete a Palazzo Vecchio per muovervi in tranquillità? Quali provvedimenti deve prendere l’Amministrazione comunale?
La mobilità urbana non impatta solo sui cambiamenti climatici ma anche sulla salute di tutti e tutte: per questo è urgente ridurre il numero di persone che usano il mezzo a motore privato. D’altra parte una quota importante degli spostamenti in città sono inferiori ai 5 km, e se ci fosse un maggior uso della bicicletta ci sarebbe anche meno traffico per coloro che dell’auto privata non possono fare a meno per svariate ragioni. Oltre a dare nuove infrastrutture occorre però garantire sicurezza: a Milano l’incremento dei ciclisti non sta andando di pari passo con misure di moderazione del traffico adeguate e ne vediamo purtroppo conseguenze nella cronaca degli incidenti e delle vittime. Questo non può succedere anche nella nostra città e occorre prendere provvedimenti rapidamente. Innanzitutto gli attraversamenti, il punto più pericoloso, devono essere colorati di rosso, come si fa già in tutta Europa ed in molte città italiane. Poi i nuovi strumenti del Codice della Strada, come le corsie, che devono essere usate massicciamente in tutte le strade secondarie e prive di pista ciclabile: sono quelle che molti impropriamente chiamano le “piste dipinte” ma servono a rendere più visibile la presenza dei ciclisti agli altri mezzi. La strada è di tutti e le corsie incentivano questa condivisione dello spazio stradale.
L’obiettivo principe rimane la città 30: la velocità è la causa principale degli incidenti in area urbana. Molte esperienze in tante città hanno già dimostrato che introdurre il limite di 30 km/h in tutta la città ad eccezione delle strade principali non aumenta i tempi di percorrenza, riduce inquinamento acustico e atmosferico e soprattutto salva vite. Per questo il mese scorso abbiamo presentato, insieme ad una rete di associazioni, la campagna Firenze30.
Le prossime iniziative della FIAB quali saranno?
Nei prossimi mesi con la campagna Firenze30, con una serie di banchini informativi per la città, vogliamo comunicare con i cittadini il perché di questa proposta. Inoltre, come sempre abbiamo fatto, organizzeremo pedalate per scoprire come muoversi in città e nei dintorni in sella, su percorsi di cui molti spesso ignorano anche l’esistenza. Inoltre stiamo lavorando ad alcune campagne specifiche proprio sul tema della sicurezza negli attraversamenti e per la sosta sicura delle biciclette. Per essere sempre aggiornati invitiamo i lettori a iscriversi alla nostra newsletter, sempre tramite il nostro sito.