Il Gruppo Terna, gestore della rete elettrica nazionale in alta tensione, sostiene due importanti progetti dedicati alla tutela della biodiversità. L’azienda, guidata da Giuseppina Di Foggia, ha stilato un documento che stabilisce l’impegno formale e pubblico per l’adozione di comportamenti e azioni sostenibili che si tramutano nel sostegno e nella promozione di alcuni progetti come le Tiny Forest e la realizzazione dei Biodotti che permettono il potenziamento dei microhabitat.
Biodiversità, dove sono le Tiny Forest
Le tre le Tiny Forest sostenute da Terna, rientrano in questi criteri aziendali e sono nate con il metodo del botanico giapponese Akira Miyawaki, in collaborazione con la Società Botanica Italiana; sono mini oasi verdi che riproducono le grandi foreste e permettono di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, promuovono la biodiversità e studiano l’impatto di questo sistema di forestazione sulla riduzione degli inquinamenti. Le Tiny Forests sono ospitate a Roma dalle cooperative agricole sociali la Nuova Arca, a Castel di Leva e Agricoltura Capodarco, nella Tenuta della Mistica, e dalla Fattoria Sociale Fuori di Zucca, ad Aversa (Ce).
Ogni micro-bosco misura circa 200 metri quadri e ospita 400 piantine. Il team di botanici ha studiato le comunità vegetali locali e identificato le tipologie più adattabili: 7 specie arboree e 11 arbustive, per un totale di 18 specie diverse. Il metodo Miyawaki prevede regole precise per aumentare la velocità di crescita e la capacità di assorbimento della Co2. Si tratta di un tipo di forestazione ancora poco conosciuto in Italia, mentre nel Regno Unito sono almeno 150 le Tiny Forest attualmente realizzate e l’Olanda ha già superato i 100 impianti.
Il supporto di Terna ai microhabitat: i Biodotti
I Biodotti rappresentano uno dei progetti di Terna in favore della sostenibilità ambientale: permettono di potenziare i microhabitat presenti grazie agli interventi di piantumazione di specie autoctone alla base dei sostegni e all’implementazione di installazioni per la fauna selvatica (cassette nido, batbox, bug hotel).
I Biodotti si sviluppano su 5 linee elettriche (per un totale di 19 tralicci), diventando trampolini ecologici che facilitano lo spostamento degli uccelli tra aree protette, dando loro riparo e diventando oasi per il riposo durante la ricerca di cibo.
La realizzazione dei Biodotti ha permesso anche di migliorare l’estetica dei tralicci grazie alle azioni di ingegneria ambientale.
La sostenibilità come driver strategico della transizione energetica
Le infrastrutture energetiche e, in particolare, le reti di trasmissione di energia elettrica, rivestono un ruolo chiave per il raggiungimento dei target nazionali ed europei di decarbonizzazione.
Per Terna la sostenibilità è un driver strategico e uno dei pilastri della propria attività: gli investimenti del gestore della rete elettrica nazionale sono considerati per loro natura sostenibili per il 99% in base al criterio di eleggibilità introdotto dalla Tassonomia Europea.
Terna ha anche approvato una Politica di Sostenibilità che è lo strumento attraverso il quale la società individua, gestisce e comunica i “pilastri” della propria cultura della sostenibilità. Un documento che stabilisce un impegno formale e pubblico per l’adozione di comportamenti e azioni sostenibili.