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Bruciare le biomasse forestali produce CO2, l’appello di Green Impact

Secondo il parere di Green Impact è troppo grande la quantità di foreste che bruciano in Europa per produrre energia. Il verde delle foreste ha una funzione naturale di assorbimento della CO2 ed è di fatto il nostro migliore e più efficiente alleato per combattere la crisi climatica.

Per questo motivo secondo l’associazione italiana che fa parte di una coalizione di più di 100 associazioni europee (ForestDefendersAlliance), è più vantaggioso incentivare la riforestazione, piuttosto che abbattere le foreste per bruciarle. Vediamo allora di seguito perchè è importante smettere di bruciare le biomasse forestali.

Biomasse forestali: l’appello di Green Impact

Green Impact dunque con il suo appello al Governo, intende porre l’attenzione sull’importanza delle biomasse legnose delle foreste in Europa, ma anche nei paesi extra europei. Queste devono essere considerate strategiche per la loro funzione di assorbimento di CO2, per questo motivo occorre da subito chiarire che la biomassa legnosa non può essere considerata una fonte rinnovabile al pari del solare, l’eolico e il geotermico. Secondo il parere di Gaia Angelini, presidente di Green Impact:

L’Europa per produrre energia sta distruggendo le sue foreste che da pozzi di assorbimento di carbonio, diventano sorgente di CO2; l’UE rischia di fallire il target della neutralità climatica entro il 2050 per non aver investito nelle rinnovabili: un vero e proprio paradosso.

Le parole del presidente di Green Impact sono dimostrare anche da una stima di Forest Defender Alliance, secondo la quale le emissioni di anidride carbonica derivanti dalla combustione di biomassa legnosa nell’UE, superano i 400 milioni di tonnellate l’anno, pari al totale delle emissioni di CO2 dell’Italia.

In questo quadro l’Italia gioca un ruolo determinante poiché è il più grande importatore di biomassa forestale per la produzione di energia nell’UE, ma non solo. Il nostro paese è anche tra i primi tre importatori di pellet, che proviene anche da Stati extra UE.