Bologna ha ricevuto, come Città 30, il prestigioso Road Safety Award, il premio per la sicurezza stradale, durante l’edizione 2024 di Velo-city, la conferenza annuale della Federazione Europea dei Ciclisti (ECF) che si svolge a Ghent, in Belgio, fino al 21 giugno.
Questo importante riconoscimento premia il capoluogo emiliano per l’attivazione di aree urbane dove il limite di velocità è stato abbassato a 30 km/h su gran parte delle strade. Un’iniziativa pionieristica in Italia che ha avuto un impatto positivo sulla sicurezza e sulla vivibilità.
Città 30, le motivazioni del premio
Velo-city, giunta alla sua 44a edizione, è un evento di riferimento per la mobilità ciclabile e lo sviluppo urbano sostenibile. Quest’anno ha riunito oltre 1700 tra amministratori, tecnici e professionisti del settore provenienti da tutto il mondo per condividere esperienze e discutere le migliori strategie per promuovere la bicicletta come mezzo di trasporto sicuro, efficiente e accessibile.
L’ECF ha voluto premiare Bologna per essere stata la prima grande città italiana ad aver adottato la Zona 30 su larga scala. Una scelta coraggiosa, che ha dimostrato il suo valore nel concreto: nei primi mesi di implementazione si è registrato un aumento del 29% dell’uso della bicicletta. La città è diventata così un luogo più sicuro e invitante per i ciclisti di tutte le età e abilità.
Inoltre, la giuria ha sottolineato come Bologna abbia portato avanti questo progetto di riduzione della velocità in un contesto politico non facile, dimostrando tenacia e determinazione nel perseguire gli obiettivi di sicurezza e vivibilità. Un esempio da seguire per altre città d’Italia e d’Europa che vogliono promuovere una mobilità più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
A ritirare il premio Simona Larghetti, consigliera metropolitana delegata alla Mobilità ciclistica, progetto Bicipolitana e sicurezza stradale. Alla cerimonia presenti anche Henk Swarttouw, presidente di ECF, e Jilla Warren, amministratore delegato di ECF.