Quest’anno, complice il grande caldo, gli italiani non rinunciano ai condizionatori. Il 2022 è segnato dal boom di richieste sia di installazione dei nuovi apparecchi, sia di sostituzione di quelli vecchi per modelli più nuovi e a risparmio energetico. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i dati che segnano questa tendenza e come vengono influenzati dal Bonus Condizionatori 2022.
I dati che registrano la tendenza dell’uso dei condizionatori arrivano da ProntoPro, marketplace che mette in contatto domanda e offerta di servizi e che ha analizzato i dati registrati sul proprio portale per le richieste di condizionatori. Nel 2022 il 34% in più degli italiani, rispetto all’anno precedente, ha richiesto un servizio legato all’aria condizionata. Vediamo ora nel dettaglio come si differenzia la domanda di condizionatori:
- il 63,2% delle richieste sono per all’installazione di un nuovo condizionatore;
- il 34,3% per la sostituzione di un vecchio modello con uno nuovo;
- il 2,5% per spostare il proprio dispositivo in un altra area dell’abitazione.
Bonus Condizionatori 2022
Ma per quale motivo quest’anno è aumentata la domanda dei condizionatori? Il grande caldo è la risposta più intuitiva, ma a generare il boom dei condizionatori, è senza dubbio il Bonus Condizionatori 2022, il contributo statale messo a disposizione dei cittadini.
Lo Stato per aumentare le scelte green, ha confermato l’incentivo sui condizionatori. Questo consente di ottenere una detrazione fiscale dal 50 al 65% sull’acquisto di un climatizzatore a basso consumo energetico o con pompa di calore, con o senza ristrutturazione; c’è anche la possibilità di far rientrare la spesa nel Superbonus 110%.
Condizionatori, come farne un uso sostenibile
Condizionatore sì, ma in maniera consapevole. Se da una parte il climatizzatore aiuta a sopravvivere alle calde temperature (anomale in questo periodo a causa dei cambiamenti climatici), occorre però anche fare un uso sostenibile del condizionatore. Come ha suggerito Enea, a livello energetico conviene sempre sostituire un vecchio condizionatore in classe D, con un modello in classe superiore alla A. Questo comparta un risparmio di circa il 60% di energia. I nuovi impianti di condizionamento riducono il consumo di CO2 e consumano meno.