Bordeaux, capoluogo del dipartimento della Gironda con oltre 250.000 abitanti, è una delle aree della Francia più densamente abitate ma è anche una delle città più impegnate nel percorso verso lo sviluppo sostenibile.
A Bordeaux hanno preso sul serio la lotta ai cambiamenti climatici, un obiettivo condiviso dalla amministrazione pubblica, dagli operatori locali e dai cittadini.
Nella zona, famosa per la produzione vitivinicola, quasi 20 mila ettari sono certificati biologici o sono in fase di conversione e il 75% dei terreni coltivati a vite adottano pratiche di sostenibilità. In Francia, ma non solo, la regione di Bordeaux fa scuola sul tema (va ricordato che nel 2022 la Francia è il primo paese europeo ad aver adottato uno standard pubblico di sostenibilità per il settore con il Decreto Sostenibilità del Ministero delle Politiche Agricole).
Bordeaux, una perla verde
Ma la città francese è impegnata anche su altri fronti. Per esempio da anni promuove il turismo slow con l’obiettivo di valorizzare al massimo il territorio, i suoi operatori, la qualità dei prodotti locali. Inoltre l’amministrazione di Bordeaux favorisce la mobilità “leggera”: tra le altre cose ha aumentato il numero dei tram elettrici che attraversano la città e promuove l’uso di biciclette in particolare per girare il centro storico che dal 2007 è diventato patrimonio dell’Unesco.
Con 200 km di piste ciclabili, che diventano 1400 se si considera l’area metropolitana, Bordeaux è oggi un paradiso per i ciclisti e anche per questo è definita la “Città della Bicicletta”. Oltre alle tante piste ciclabili, si trovano ovunque negozi di riparazione e parcheggi per le biciclette.
Oggi meno di un terzo di tutti gli spostamenti in città avvengono utilizzando l’auto e la città prevede di diventare car free nel prossimo futuro.
Grande attenzione anche al verde pubblico: tra parchi, giardini, viali alberati, orti e piazze ogni cittadino di Bordeaux ha a disposizione circa 20 metri quadrati di spazio verde.
La strada verso la sostenibilità porta buoni frutti anche quando costa investimenti, nuove regole, cambio di abitudini e qualche sacrificio: Bordeaux lo dimostra!
di Rossella Sobrero, Presidente Koinetica