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Caccia all’orsa Jj4 in Trentino dopo l’aggressione al runner

Prosegue serrata in Trentino la caccia all’orsa Jj4, ritenuta responsabile dell’aggressione mercoledì 5 aprile del runner Andrea Papi. A collegare l’orsa alla morte del giovane di 26 anni sono stati gli accertamenti genetici disposti dalle autorità trentine.

Mentre prosegue senza sosta la ricerca del posizione dell’orsa, già identificata in passato e a cui è stato assegnato il codice Jj4, non accenna a placarsi il dibattito in merito all’abbattimento dell’animale. Disposto dalla Provincia Autonoma di Trento, il provvedimento ha scatenato le accese reazioni delle associazioni animaliste.

Orsa Jj4, LAV e OIPA contro l’abbattimento

L’orsa Jj4 ha 17 anni ed è figlia di due degli orsi, Joze e Jurka, catturati in Slovenia e liberati in Trentino all’inizio degli anni 2000. L’iniziativa venne svolta all’interno del progetto Life Ursus, il cui obiettivo era proprio quello di portare a una ripopolazione di questi plantigradi nella zona alpina.

Nel 2020 Jj4 era riuscita a evitare l’abbattimento grazie a una sentenza del Tar, che aveva bloccato l’iniziativa della Provincia di Trento. Allora l’orsa era stata collegata a un’aggressione in Val di Rabbi. Si optò invece per il radiocollare, che avrebbe però smesso di funzionare interrompendo la segnalazione della posizione dell’orsa.

Punta nuovamente verso l’abbattimento l’ordinanza del presidente della Provincia Aut0noma di Trento, Maurizio Fugatti. Provvedimento contro cui si scaglia la LAV, che chiede che venga invece disposto il trasferimento dell’orsa Jj4 in un’altra zona. Contraria all’uccisione del plantigrado anche l’OIPA:

I piccoli di orso rimangono accanto alla mamma da uno a due anni, quindi non si può escludere che JJ4 sia andata all’attacco sulla base del suo istinto di madre.

La posizione del Ministero dell’Ambiente è quella di attendere l’arrivo di ulteriori valutazioni tecniche, rinviando ogni possibile decisione in merito al trasferimento dell’animale e portando avanti nel frattempo un tavolo con ISPRA e Provincia. Il ministro Gilberto Pichetto sottolinea però che “per quanto riguarda le ordinanze c’è il Testo unico di pubblica sicurezza e la competenza è della Provincia di Trento“. Questione convinenza tra uomo e orsi di primo piano secondo il ministro, che ha concluso:

È una sfida che ha il mondo intero e, naturalmente noi, come Europa, prima ancora che come Italia, abbiamo il dovere di ricercare l’equilibrio, di cercare di essere coscienti di ciò che è necessario per la convivenza civile, di ciò che è necessario economicamente, ma anche di quanto bisogna impegnarsi per preservare quello che è il patrimonio naturalistico che abbiamo.