Camminare è green, racconto pazzo e strampalato: “I piedi” di Marzia Fiordaliso

Veloci, di corsa, che fretta, ci fermiamo sul marciapiede, saliamo due gradini e qui dentro quanta gente, tanti altri piedi come noi, guarda quelli che belle scarpe da tennis indossano e guarda adorabili questi altri accanto a me, quasi quasi attacco bottone, gli argomenti sempre gli stessi, la vita è tutta qui: calli, artriti, geloni, dobbiamo scendere, addio due scalini e di nuovo di corsa, umidiccio stamattina, gocce di pioggia bagnano il mio paio di stivali nuovi, ammettiamolo, firmatissimi.
Finalmente un po’ di caldo, ci sediamo, meritato riposo speriamo duri a lungo, oh no di nuovo eretti, piano piano meno male, un altro tavolo ci risiediamo, quante voci, discutono che noia e che rabbia il tono si fa concitato al piano di sopra, qualcuno urla che il discorso non sta in piedi, parlano di noi, tamburelliamo, ci accavalliamo, ci stiriamo, finalmente ci alziamo.
Tutte queste parole proprio oggi che non ci sentiamo in gran forma, siamo sul piede di guerra, avremmo bisogno di fare una passeggiata, o una corsa sulla sabbia tiepida, sentirci liberi, essere lambiti dall’acqua salata e fresca, sgranchire ogni muscolo, stirare le piante, intanto siamo qui che dondoliamo, altaleniamo per parecchio tempo, poi via di nuovo si deambula, di corsa ma un po’ meno di prima, di nuovo tanti piedi dopo aver fatto i due scalini, ci sono anche quelli carini di stamattina ma pare che la conversazione non decolli, pazienza, scendiamo e ci consoliamo un po’ provando e riprovando i nuovi arrivi, sandali azzurri con tacco a spillo, che felicità ci stanno uno schianto, e che originali questi con la base di legno, ma preferiamo di gran lunga le scarpe rosse aperte davanti, le prendiamo e le inaugureremo stasera.
Finalmente a casa, le nostre pantofole preferite morbide e vellutate ci aspettano pazienti tutto il giorno e non vedono l’ora di rivederci, le abbandoniamo solo qualche minuto per immergerci in una vasca di schiuma soffice e profumata, i getti di acqua tiepida ci rimettono in pace col mondo. Poi bussano alla porta e guarda chi si vede, i tipi bellocci di prima, allora gli argomenti non erano così noiosi, ciao come state, vi siete bagnati anche voi oggi? Bè qui si sta da Dio, poi nell’altra stanza vi facciamo provare un enorme divano, ha dei cuscini morbidi come non li avete mai visti prima e davanti un tappeto così convincente che vi strabilierà, appena lo sfiori vi viene voglia di rimanerci per sempre, si fa per dire naturalmente, se proprio vi innamorate possiamo regalarvelo, ne abbiamo regalati tanti simili fino ad ora, perché la cosa più importante è che non utilizziate troppo questo, si proprio questo vicino al sofà rosso.
Notte, letto tiepido, materasso comodo, piumino leggero, riposo certo e chi sono questi due estranei accanto, si avvicinano, ho paura che dovremmo fare ulteriore conoscenza non prevedo nulla di buono per la notte, saremo sottoposti ad ogni acrobazia, niente pace per noi ma forse non tutti i mali vengono per nuocere, ci scalderemo un po’.

di Marzia Fiordaliso