Firenze capitale internazionale delle università “green”. L’11 e il 12 dicembre l’Ateneo fiorentino ospita il secondo congresso sulla sostenibilità ambientale dedicato ai progetti che, nati all’interno dei campus universitari, sono finalizzati a contenere consumi e sprechi, a promuovere la mobilità sostenibile e le energie rinnovabili (Aula magna, Piazza San Marco, 4 – Firenze, ore 8.30).
Settanta delegati universitari provenienti da diciotto paesi diversi – dal Qatar all’Australia, dal Brasile alla Cina, dall’India agli Stati Uniti passando per la Germania, il Sudafrica e il Messico – illustreranno le esperienze realizzate o in corso nelle rispettive realtà per stimolare il confronto e promuovere la collaborazione nel campo della ricerca sociale. I campus universitari sono sempre di più laboratori dove sperimentare buone pratiche per l’ambiente ed educare al rispetto verso la natura e in questa direzione si muove l’iniziativa che ha come tema portante: “Trasformare i campus verso lo sviluppo sostenibile”.
Il simposio, organizzato insieme all’Università di Amburgo e in collaborazione con l’Inter-University Sustainable Development Research Programme e il World Sustainable Development Research and Transfer Centre, rappresenta anche l’occasione per fare il punto sul lavoro svolto nel settore green dall’Università di Firenze, a tre anni dal lancio del progetto Ateneo sostenibile e dall’istituzione del “Green office”: 50mila carte dello studente che incentivano l’uso dei mezzi pubblici in cambio di un corrispettivo simbolico; 16 fontanelli dislocati nei punti più frequentati dalla comunità universitaria che hanno erogato oltre 110mila litri d’acqua potabile nell’anno in corso; 20mila borracce distribuite agli studenti; un’ecotappa, al campus scientifico di Sesto fiorentino, per il conferimento di rifiuti speciali come pile, farmaci scaduti, toner e cartucce per le stampanti, piccoli elettrodomestici e bombolette spray e altre cinque in fase di allestimento; un orto ecosostenibile presso la residenza universitaria di Viale Morgagni e un altro al Giardino dei Semplici. Questi sono alcuni dei numeri che documentano l’impegno all’Università di Firenze. Altri dati, invece, sono contenuti nel bilancio sociale 2017 recentemente pubblicato online sul sito d’Ateneo.
“Nel corso della due giorni – spiega Bardi – avremo l’opportunità di valorizzare l’esperienza fiorentina e di conoscere da vicino le iniziative più innovative e all’avanguardia per rendere più sostenibili le mense, i luoghi di lavoro, la gestione del trattamento dei rifiuti nei campus. In molti casi – prosegue Bardi – il coinvolgimento degli studenti ha avuto un ruolo determinante e di questo dovremo tenere sempre più conto nelle politiche rivolte alla sostenibilità”. Durante il simposio, oltre che di buone pratiche, si parlerà di sostenibilità da una prospettiva di ricerca scientifica e a questo proposito assume una rilevanza la nascita nel 2019 della Scuola Europea di Sostenibilità all’Università di Amburgo in collaborazione con l’Università di Firenze.
Il simposio costituisce l’ultimo impegno da delegato alla sostenibilità di Ugo Bardi e segna l’avvicendamento con Franco Bagnoli, che ha recentemente ricevuto dal rettore Luigi Dei il mandato per dare continuità all’impegno dell’Ateneo.
In allegato una foto dell’orto ecosostenibile di Viale Morgagni e di uno dei fontanelli presenti all’Università di Firenze