Capri area marina

Capri sarà area marina protetta, la conferma del Ministro Pichetto

Sembra finalmente avviata a compimento l’istituzione dell’area marina protetta di Capri. L’annuncio arriva dall’ex Ministro dell’Ambiente e Presidente della Fondazione Univerde Alfonso Pecoraro Scanio, che in queste ore ha incontrato l’attuale inquilino di via Cristoforo Colombo 44 ovvero il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin.

Un’istituzione a lungo attesa e che sembrava aver trovato un definitivo rilancio con il Ministro Costa. Poi la caduta del Governo e la partita parzialmente riaperta. Ora sembra di nuovo in avviato verso la conclusione migliore l’iter per la creazione del santuario marino di Capri. Come ha spiegato in una nota l’ex Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio:

Lo avevo detto durante la riapertura di via Krupp e ho incontrato il ministro che è determinato a istituire finalmente quel parco marino di Capri atteso da decenni. Con Capri si può avviare il percorso per raggiungere il 30 per cento di mare protetto previsto dalla UE.

La speranza di Alfonso Pecoraro Scanio è quella che il Ministro Gilberto Pichetto Fratin riprenda il suo impegno e possa giungere in tempi rapidi allo sblocco del parco marino di Capri come fu per lui l’attivazione delle aree marine protette di Ischia e Procida, Bergeggi, Santa Maria di Castellabate, Infreschi.

Capri area marina protetta solo il primo passo

Istituzione dell’area marina protetta di Capri che dovrà essere soltanto un punto di vista secondo l’ex Ministro dell’Ambiente e Presidente della Fondazione Univerde. In previsione anche la creazione di ulteriori aree marine protette, situate nel Centro Sud dell’Italia come anche nelle isole maggiori. Come ha concluso Alfondo Pecoraro Scanio:

Si parte con Capri e poi con Santuario delfini nel golfo di Taranto, area del Piceno, del Conero, di Taormina. Per Capri serve una piccola modifica della legge 394 del ’91 che si può fare in un qualsiasi decreto legge di semplificazione o nella legge di stabilità. Basta rinvii.