Dal 19 novembre, alle 12, i cittadini potranno di nuovo usufruire del Casale dei Cedrati a Villa Pamphilj, centro culturale appena ristrutturato. Roma si arricchisce di uno spazio, a lungo abbandonato, che aprirà con Greenit, un progetto fotografico di Simone Cametti, a cura di Lori Adragna, che attraverso le sue immagini scattate nel Parco Nazionale del Gran Sasso riesce a riconnettere alla terra lo spettatore ma anche a ricordargli le sue responsabilità.
Al Casale ci si incontrerà tutto l’anno per prendere un caffè, un aperitivo, conoscere la storia dei giardini romani, oppure leggere, partecipare a un laboratorio per bambini, assistere a un reading o a un concerto, visitare una mostra, o si andrà solo per respirare il profumo dei limoni e godersi il parco.
Casale dei Cedrati, l’inaugurazione
Il fil rouge dei prossimi appuntamenti nel Casale dei Cedrati di Villa Pamphilj sarà la sostenibilità ma anche la cultura del giardino e del verde urbano. Per il taglio del nastro, domenica 19 novembre, saranno presenti il sindaco Roberto Gualtieri, l’assessora all’Agricoltura, Ambiente e ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi, il presidente del XII Municipio Elio Tomassetti e la presidente del I Municipio Lorenza Bonaccorsi.
A fare gli onori di casa il Consorzio Casale dei Cedrati, nato da una partecipazione condivisa che ha messo insieme una grande cooperativa culturale, CoopCulture, con un’impresa sociale specializzata in progetti di promozione dei beni culturali, Linea d’Arte, in collaborazione con altre associazioni culturali, a cominciare da Milleville.
Villa Doria Pamphilj
Villa Doria Pamphilj si estende su 184 ettari, un importante polmone verde per la capitale che si è via via ingrandita grazie alle continue acquisizioni di terreni fra loro confinanti; mantiene le tracce delle trasformazioni susseguitesi dal Seicento all’Ottocento ma un grande cambiamento è avvenuto nel 1960 con l’apertura di Via Leone XIII, in occasione delle Olimpiadi che ha diviso in due parti il parco: ad est vediamo il settore più ricco di testimonianze monumentali (edifici e giardini storici, fontane, arredi), ad ovest quello più selvaggio e naturalisticamente qualificato.