Con il voto di oggi del Parlamento Europeo c’è un ulteriore passaggio per il nuovo regolamento comunitario sull’agricoltura biologica, la cui entrata in vigore è prevista per il 2021. Per CCPB ci sono però due punti critici: la mancanza di omogeneità sulle soglie di residui e la cancellazione della visita annuale per le aziende meno a rischio.
Il Parlamento Europeo ha approvato oggi in seduta plenaria il testo del nuovo regolamento comunitario su “Produzione biologica ed etichettatura dei prodotti biologici”. I voti a favore sono stati 466, 124 i contrari e 5 gli astenuti.
L’ultimo passaggio prima della pubblicazione avverrà a maggio con il via libera definitivo da parte del Consiglio Agricoltura e pesca che riunisce tutti i Ministri dell’Agricoltura. Il regolamento, con i relativi regolamenti applicativi collegati, entrerà in vigore dal 1 gennaio 2021 sostituendo l’attuale Reg CE 834/2007.
Già in passato CCPB aveva fatto propria la posizione critica di EOCC (The European Organic Certifiers Council, associazione che raggruppa i principali organismi di certificazione europei), soprattutto su due punti: la mancanza di omogeneità tra i vari paesi nel definire la soglia massima di residui presenti nei prodotti biologici e l’eliminazione della visita ispettiva annuale per aziende considerate non a rischio.
Nel primo caso ogni paese può stabilire delle differenze che, seppur minime, creano un sistema di competizione sleale per cui prodotti che in alcuni paesi non possono essere venduti come biologici, per altri lo sono. La visita ispettiva annuale secondo EOCC è il “cuore della fiducia dei consumatori e degli operatori nel sistema di certificazione”, rinunciarci in un periodo di grande crescita del bio, potrebbe abbassare il livello delle garanzie offerte dal biologico.
Il comunicato completo in allegato e sul sito
www.ccpb.it/blog/2018/04/19/voto-parlamento-europeo-riforma-biologico