Cibo, sostenibilità e sicurezza alimentare. Assegnato il Bologna Award 2015

Milano – Lo scienziato italiano Salvatore Ceccarelli, che da molti anni dedica la sua ricerca allo sviluppo delle aree agricole più disagiate nel mondo e ai piccoli agricoltori di Paesi spesso dilaniati dalla guerra. L’organizzazione no profit Northwest Atlantic Marine Alliance, fondata da pescatori della costa del Maine nel nord est degli Stati Uniti per promuovere il patrimonio marino come bene comune del pianeta.

Sono questi i vincitori, ex aequo, della prima edizione del Bologna Award 2015, International Substainability and Food Award, il premio per la sostenibilità agroalimentare ideato e promosso da CAAB, Centro Agroalimentare di Bologna, in sinergia con il Comune di Bologna e la Regione Emilia-Romagna.

La giuria
Lo ha deciso una Giuria internazionale presieduta dall’agroeconoomista e presidente CAAB Andrea Segrè, nella quale spiccano i nomi di Michael Hurwitz, Direttore Greenmarket NYC (New York-USA), Nadia El HageScialabba-FAO, Claudia Sorlini, presidente del Comitato scientifico Expo, Livia Pomodoro, presidente del Milan Center for Food Law and Policy, Jiao Hui–Municipio di Chengdu (Cina), Chennaiah Poguri-Action Aid Internationale Asian Peasants Coalition (India) , Paolo De Castro,coordinatore S&D alla Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo, affiancati dai giornalisti scientifici Sylvie Coyaud, Antonio Cianciullo e Giovanni Carrada. La segreteria generale della Giuria è composta da Ruben Sacerdoti (Regione Emilia-Romagna), Mauro Felicori(Comune di Bologna) e dal direttore marketing CAAB Duccio Caccioniche ha coordinato ogni fase dei lavori, dalla selezione delle candidature alla proclamazione dei vincitori 2015.

La premiazione a Expo
La cerimonia di premiazione di Bologna Award 2015 è in programma mercoledì 23 settembre a Expo Milano 2015 durante lo svolgimento dal Settimana di protagonismo della Regione Emilia Romagna. «Sarà l’occasione per valorizzare al meglio le finalità del Premio internazionale Bologna Award –spiega il presidente del CAAB e della Giuria di Bologna Award, Andrea Segrè -Da Bologna City of Food, e presto città del Parco Agroalimentare FICO Etaly World, abbiamo fortemente voluto questo riconoscimento a cadenza biennale che, proprio a partire dal 2015 anno dell’Expo, potesse sostenere la ricerca scientifica e tecnologica in tema di sostenibilità agroalimentare. Un Premio finalizzato a migliorare e ottimizzare la produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti, a ridurne l’impatto ambientale e sociale, a promuovere una nuova e diffusa cultura nel segno dell’educazione alimentare e della sostenibilità economica, ambientale e sociale. Aspetto peculiare del Premio è che i vincitori, sin dal momento dell’accettazione del Bologna Award, si sono impegnati a donare il valore del premio(20 mila euro) in favore di ricerche e iniziative di settore sostenibili, durevoli e/o solidali, affinché la ricerca possa ulteriormente progredire e moltiplicare circoli virtuosi nell’ambito agro-alimentare e agro-ambientale sul pianeta».
L’assessore regionale Palma Costi ha sottolineato che «il Premio si inserisce in un contesto strategico per la Regione Emilia-Romagna dove il 22 e 23 settembre si terrà il World Food research and innovation Forum: un progetto ideato per attivare – in Emilia-Romagna in Italia e nell’Unione Europea – una piattaforma internazionale legata alla ricerca e alla sicurezza nel settore alimentare, riferimento di un asset catalizzatore per la competitività delle imprese e le filiere produttive nazionali ed europee sui mercati mondiali».

City of food
A Bologna è inoltre operativo da oltre un anno il progetto City of Food, iniziativa – quadro per valorizzare il patrimonio agroalimentare della città di Bologna sia in Italia sia all’estero quale chiave identificativa della città, elemento portante nelle operazioni di marketing territoriale e per l’incoming turistico. Come spiega il coordinatore dei lavori di Bologna Award, Duccio Caccioni, «la Giuria internazionale ha deciso per un ex aequo che ha un filo conduttore molto chiaro.

Il modello della condivisione
Sia Salvatore Ceccarelli che il NAMA operano nel principio della condivisione, ovvero della creazione di modelli di sviluppo attraverso la condivisione con le comunità: in un caso di agricoltori e nell’altro di pescatori. La cognizione del Bene Comune da parte delle comunità locali – il così detto principio del Common – deve essere alla base dello sviluppo sostenibile attraverso un successivo coinvolgimento anche dei consumatori. Entrambi i premiati lavorano poi per mantenere la biodiversità – un altro principio importantissimo per lo sviluppo sostenibile e durevole. La prima edizione del premio ha dunque valorizzato scienziati e operatori impegnati per creare nuovi paradigmi di sviluppo sostenibile, attraverso un lavoro pionieristico che deve essere riconosciuto dal grande pubblico: è proprio questo l’obiettivo di Bologna Award