Le ciliegie sono uno dei frutti più amati e di certo tra quelli più attesi di tutto il periodo primaverile. Non a caso vale il detto “una tira l’altra”, poiché il loro gusto è una tentazione spesso irresistibile per i loro molti estimatori. Vediamo però anche quelli che sono i valori nutrizionali delle ciliegie, le calorie presenti e soprattutto le proprietà benefiche.
A produrre le ciliegie è un albero, il ciliegio, che può raggiungere un’altezza di circa 25 metri. Appartiene alla famiglia delle Rosaceae ed è originario della Persia (oggi nota come Iran) e dell’Asia minore (anche nota come Anatolia), una regione attualmente compresa entro i confini della Turchia.
Tecnicamente le ciliegie rappresentano un frutto di tipo drupa, ovvero una polpa carnosa che avvolge una parte legnosa interna. Esistono specie che producono drupe più dolci, come ad esempio il Prunus Avium, oppure dal gusto più aspro o acido come quelle generate dal Prunus cerasus. Tra queste ultime rientrano anche le amarene, non di rado utilizzate nelle preparazioni dolciarie.
Tra le domande più presenti in rete c’è una curiosità, relativa a come si scrive la parola ciliegie. Il dubbio ruota intorno alla presenza o meno della i tra le lettere g ed e (quindi tra ciliegie e ciliege). Come regola grammaticale, il plurale di ciliegia prevede l’utilizzo della terza i, in quanto la consonante (in questo caso la g) è preceduta da una vocale. Al contrario di quanto accade con l’arancia, dove la c è preceduta da una consonante e il plurale risultante è arance.
Ciliegie, calorie
Quante calorie contengono le ciliegie? Malgrado il loro gusto “travolgente” tendono ad avere un apporto calorico tutto sommato contenuto. Anche grazie a una quota d’acqua particolarmente marcata, questi frutti contribuiscono per circa 38 kcal.
Si possono mangiare fino a 20-25 ciliegie al giorno nel caso in cui si sta seguendo una dieta per perdere peso, come ad esempio la Dieta Mediterranea per dimagrire con menu settimanale da 1200 calorie. Chi consuma unicamente questo piccolo frutto o non ha necessità di ridurre il peso potrà raddoppiare il quantitativo, purché però ne divida il consumo in tre diversi momenti della giornata.
Ciliegie e calorie: valori nutrizionali
A proposito di acqua, vediamo quale è la quota contenuta nelle ciliegie e quali sono i valori nutrizionali di questo frutto. L’acqua è contenuta per circa l’86,2%, quindi 86,2 grammi per ogni 100 di parte edibile. Per quanto riguarda i carboidrati il loro contributo è intorno ai 9 grammi, mentre ben più bassi sono i valori di proteine (0,8 grammi) e grassi (quasi assenti, 0,1 g). Presenti anche delle fibre alimentari, per circa 1,3 grammi.
Decisamente interessante è l’apporto delle ciliegie in termini di vitamine. Ogni drupa porta con sé vitamina A e vitamina C, a cui vanno sommate le prime tre del gruppo B (B1 o Tiamina, B2 o Riboflavina, B3 o Niacina). Lato sali minerali sono presenti:
- Calcio
- Ferro
- Fosforo
- Potassio
- Sodio
Calorie e valori nutrizionali: proprietà delle ciliegie
Oltre al loro gusto inconfondibile, al basso contenuto di calorie e ai valori nutrizionali, le ciliegie presentano diverse proprietà naturali. I benefici assicurati dal consumo di questi frutti coinvolgono diverse parti del corpo, oltre a rappresentare un valido aiuto anche per il sistema immunitario. Questa azione è garantita dalla presenza di vitamina C, benefica per le difese dell’organismo e per la cura della pelle.
Ottima anche l’azione a supporto dell’apparato cardiovascolare, merito in questo caso dell’apporto di potassio. A beneficiarne sono anche i nervi e i muscoli. Contribuiscono a questi effetti positivi anche gli antiossidanti, che a loro volta intervengono anche nel rallentare l’invecchiamento cellulare e nel benessere della pelle.
Vitamine e sali minerali che si rivelano utili anche per favorire un più rapido recupero dopo l’esercizio fisico. Le ciliegie vengono associate anche a una riduzione degli stati infiammatori legati alle artriti. La presenza di melatonina rappresenta un aiuto per ottenere un sonno più efficace e regolare.
Alle ciliegie vengono associate inoltre un’azione detox, che coinvolge anche il fegato, e una per il controllo dei livelli di glicemia nel sangue, molto utile per chi soffre di diabete.
Ricette con le ciliegie
Quando si parla di frutta, le ciliegie rappresentano uno degli elementi più attesi della spesa di maggio. Possono essere mangiate appena lavate oppure preparate in una macedonia colorata e saporita. Tra le possibili ricette è possibile preparare anche quella che prevede l’aggiunta di banana, fragole, un po’ di succo di limone e qualche fogliolina di menta.
Da non dimenticare l’opzione pasticceria, con questo frutto che ben si presta alla preparazione di crostate e torte ripiene. Molto apprezzato l’abbinamento tra ciliegie e ricotta, come anche l’utilizzo come guarnizione dei pancake.
Torta vegana alle ciliegie
Le ciliegie si rivelano un ottimo punto di partenza anche per la preparazione di una torta vegana. Si parte con la lista degli ingredienti:
- 220 g di farina 2;
- 40 g di cacao amaro oppure farina equivalente;
- 170 g di zucchero integrale (meglio se equo e solidale);
- mezza bustina di lievito per dolci;
- 250 g di acqua;
- 50 g di olio di semi di girasole bio deodorato;
- mezzo cucchiaino di cannella;
- 80 g di gocce di cioccolato;
- 20 ciliegie.
Preparazione
Mescolate la farina, il lievito, il cacao e lo zucchero. Aggiungete cannella, acqua e olio, lavorate a mano o con lo sbattitore elettrico (in tal caso usate un contenitore profondo per evitare che l’impasto sporchi la cucina). Mettete le gocce di cioccolato e le ciliegie denocciolate. Trasferite il composto in uno stampo da 20 cm o in quello da plumcake. Cuocere in forno per 40 minuti a 160/180 gradi.
Come snocciolare le ciliegie velocemente
Esistono vari modi per snocciolare le ciliegie in maniera veloce, utili perlopiù nel caso in cui si dovranno utilizzare nella preparazione di dolci o per una macedonia fresca. Sarà sufficiente avere a casa una bacchetta di legno, di quelle utilizzate al ristorante cinese o giapponese, e una bottiglia. Per quest’ultima si consiglia di utilizzarne una in vetro, poiché quelle di plastica solitamente tendono ad avere un bordo molto sottile e potrebbero danneggiare la ciliegia.
Poggiare verticalmente la ciliegia sopra l’apertura della bottiglia, posizionare la punta della bacchetta sul centro e premere finché il nocciolo non sarà caduto all’interno del contenitore. Una volta terminata l’operazione sarà possibile versare i noccioli rimossi direttamente nel sacchetto dell’umido.
Come conservare le ciliegie e preservarne i valori nutrizionali
Qualora si riesca a resistere e a non mangiare le ciliegie non appena portate a casa, ecco che si pone il problema: come conservare le ciliegie e farle durare più a lungo? Un metodo particolarmente consigliato è quello di lavarle sotto un getto d’acqua fredda per qualche secondo, così da raffreddarle un po’ preventivamente. A questo punto andranno asciugate con cura e inserite all’interno di un sacchetto frigo. Riporle nel frigorifero a una temperatura compresa tra 0 e 4 gradi Celsius.
Dove trovarle
Le ciliegie sono dotate di un ridotto quantitativo di calorie (kcal) e di preziosi valori nutrizionali. Per sfruttarli al meglio però è consigliato il consumo di frutti biologici, coltivati al riparo da agenti chimici di sintesi e sostanze inquinanti. Molto interessanti possono rivelarsi anche i prodotti a km zero, che riducono l’impatto ambientale della propria spesa.
Le ciliegie bio possono essere trovate ad esempio nei mercati di Campagna Amica, come in alcuni selezionati banchi rionali gestiti dagli stessi contadini. Altre possibilità sono l’acquisto diretto presso le aziende agricole o nei supermercati che guardano direttamente alla sostenibilità alimentare, tra i quali NaturaSì e Bio c’ Bon (quest’ultimo presente solo a Milano).
Controindicazioni
Non risultano particolari controindicazioni relativamente al consumo di ciliegie. Attenzione però alle quantità consumate, che se eccessive possono produrre un effetto lassativo. Pur in presenza di interessanti valori nutrizionali, le ciliegie potrebbero portare a effetti collaterali nel caso di sindrome dell’intestino irritabile. Possibile anche l’aumento di rischio legato alle coliche.