Città sostenibili, inclusive, resilienti e sicure, di questo si è parlato a Torino durante l’Italian Business & SDGs Annual Forum promosso dall’UN Global Compact Network Italia.
Ma è stata anche l’occasione per confrontarsi sull’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e il suo stato di avanzamento.
Hanno partecipato più di 100 manager, i rappresentanti delle Istituzioni, dell’Università e della società civile per riflettere sul concetto di metropoli dove vive oltre la metà della popolazione mondiale e dove si sviluppa l’80% delle attività economiche globali, secondo l’UN Sustainable Development Goals Report 2022. Questa concentrazione di uomini e attività ha risvolti negativi per l’ambiente.
Città sostenibili: il ruolo delle aziende
Un impatto evidente quello delle città che, pur occupando solo il 3% della superficie terrestre, consumano i tre quarti delle risorse globali e sono responsabili del 75% delle emissioni di gas serra. E si è ampliata, dal 2020 ad oggi, la forbice sociale: pandemia, aumento dei prezzi e crisi energetica hanno portato alla povertà milioni di persone, donne soprattutto, anche nel nostro paese, cifre destinate ad esasperarsi nel 2030, secondo il World Cities Report 2022.
Le aziende sono chiamate a rendersi protagoniste del cambiamento anche grazie a linee guida chiare. Daniele Manca, Vice-Direttore del Corriere della Sera nonché moderatore del dibattito ha precisato che potremmo essere ottimisti:
L’Italia è capofila in Europa per utilizzo efficiente delle materie prime e questo significa che le cose si possono fare.
Marco Frey, Presidente dell’UN Global Compact Network Italia ha aggiunto:
Le scelte non sono mai irreversibili. Le indagini condotte durante il periodo pandemico hanno mostrato come sia stato raggiunto, al livello nazionale ed internazionale, una maggiore consapevolezza rispetto – non solo alle tematiche ambientali – ma anche alla garanzia dei diritti e l’accesso ai servizi fondamentali. La via per il futuro è quella orientata al superamento degli individualismi.
Investire sul capitale umano e creare sinergie
Fondamentale, per costruire una società nuova, è investire sulle persone: le aziende avranno il compito, sempre più stringente, di formare e aggiornare i dipendenti promuovendo anche una più attiva partecipazione femminile; a laurearsi in materie scientifiche sono soprattutto gli uomini secondo l’ultimo Report sui Livelli di Istruzione ISTAT.
E saranno importanti anche le alleanze, le collaborazioni, le partnership su comuni obiettivi, interessante il ruolo che possono avere le Università oltre al rapporto che deve instaurarsi tra la singola impresa ed il suo territorio di riferimento, dal punto di vista economico, sociale, culturale e ambientale.
Il settimo SDG Forum è stato organizzato con il supporto di Lavazza Group e Pirelli (Main Sponsor), insieme a Iren (Sponsor). L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio della Regione Piemonte, del Comune di Torino e dell’Unione Industriali Torino.