Cittadinanzattiva: acqua, 498€ la spesa media nel Lazio nel 2019, +4,9% rispetto al 2018

498€: questa la cifra spesa nel 2019 da una famiglia laziale per la bolletta idrica (434€ la media nazionale), con un aumento del 4,9% rispetto al 2018, l’incremento più elevato a livello nazionale. Frosinone e Viterbo i capoluoghi di provincia più cari con una spesa media a famiglia di 780€ nel primo caso e 500 nel secondo, Rieti la più economica con 345€.
Le regioni centrali confermano il primato per le tariffe più alte con €595 annuali (+2,7% rispetto al 2018) ma l’incremento maggiore si rileva nel Sud e Isole (+3,1%). A livello regionale, le famiglie più “tartassate” risiedono nell’ordine in Toscana (688€), Umbria (531€), Marche (527€) ed Emilia Romagna (511€). La regione più economica resta il Molise con 163€ l’anno.
Notevoli spesso le differenze tariffarie anche fra i singoli capoluoghi di provincia della stessa regione: nel Lazio, si va dai 780€ di Frosinone ai 345€ di Rieti.

La fotografia emerge dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva realizzato nell’ambito del progetto “Consapevolmente consumatore, ugualmente cittadino”, finanziato dal Ministero dello sviluppo economico (DM 7 febbraio 2018). Le tariffe sono indicate rispetto ad una famiglia tipo di tre componenti ed un consumo annuo di 192 metri cubi.
Con un uso più consapevole e razionale di acqua, che abbiamo quantizzato in 150mc invece di 192mc l’anno, una famiglia media avrebbe un risparmio medio di 115€ circa a livello nazionale e di circa 124 euro nel Lazio.
Ad esempio, in un anno si possono risparmiare 42mc di acqua con questi piccoli accorgimenti: sostituendo, una volta su due, la doccia al bagno (risparmio di 4,5mc), riparando un rubinetto (21mc), usando lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico (8,2mc), chiudendo il rubinetto mentre si lavano i denti (8,7mc).
Tutto il Dossier, con i dati nazionali e regione per regione, è disponibile su www.cittadinanzattiva.it. Il rapporto restituisce una fotografia della purtroppo disparata geografia dell’Italia in termini di erogazione del servizio idrico integrato riguardo gli aspetti tariffari, la qualità e le tutele. Tali informazioni sono disponibili, con indicazione precisa delle fonti su INFORMAP, www.cittadinanzattiva.it/informap, la cartina navigabile che rende fruibili, per ogni capoluogo di provincia, informazioni e approfondimenti su tariffe e agevolazioni, qualità, tutele e altri riferimenti utili. È inoltre attivo il numero telefonico 06/36718040 (lunedì dalle 14,30 alle 17,30 – mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13) per informazioni ai cittadini sui servizi pubblici locali (acqua, rifiuti, trasporto pubblico locale, asili nido comunali).
I DATI SULLA DISPERSIONE IDRICA
In riferimento ai soli capoluoghi di provincia italiani, dagli ultimi dati Istat disponibili (2018) emerge che a livello nazionale va dispersa il 37% dell’acqua immessa, con evidenti differenze nelle differenti aree geografiche e singole regioni: si va dal 45% nel Sud ed isole, al 40% al Centro e al 29% al Nord. In testa per livelli di dispersione il Lazio con il 56%, segue la Sardegna con il 52% e l’Abruzzo con il 51%.
Le cause sono da ricercare nella vetustà delle reti e degli impianti che, soprattutto nei grandi centri urbani, sono stati realizzati da oltre 30 anni nel 60% dei casi e da oltre 50 anni nel 25%.

FAMIGLIE SODDISFATTE DELL’ACQUA PUBBLICA?
Famiglie mediamente soddisfatte dell’acqua di rubinetto ma vorrebbero vederci chiaro su qualità e bollette. Secondo dati Istat, l’86,6% delle famiglie si dichiara molto (22,2%) o abbastanza soddisfatte (64,4%) del servizio idrico, contro un 13,3% poco o per niente soddisfatto. I livelli di soddisfazione espressi dalle famiglie italiane diminuiscono spostandosi dalle aree del Nord verso il Centro e quindi al Sud e nelle Isole. Le criticità più marcate riguardano soprattutto Calabria, Sardegna e Sicilia, dove le famiglie poco o per niente soddisfatte rappresentano rispettivamente il 36%, il 35,1% e il 29,1% del totale. in particolare una famiglia su tre si dichiara poco soddisfatta della comprensibilità delle bollette, quasi una su quattro di odore, limpidezza e sapore dell’acqua di rubinetto.
Dalla nostra analisi delle Carte dei servizi, emerge inoltre che nel 63% non viene data alcuna informazione sul bonus sociale a disposizione delle famiglie e in un caso su tre non viene data alcuna informazione sulla qualità dell’acqua erogata.

CAPOLUOGHI Ipotesi A (192 mc) Ipotesi B (150 mc)
Spesa SII 2019Var. % sul 2018Spesa SII 2019Var. % sul 2018
Frosinone€ 7807,9%€ 5538,0%
Latina€ 489-7,7%€ 391-7,6%
Rieti€ 3459,1%€ 2529,1%
Roma€ 37810,7%€ 29111,1%
Viterbo€ 5007,6%€ 3827,6%
MEDIA€ 4984,9%€ 3744,8%

 

 

CAPOLUOGHIIpotesi A (192 mc)Ipotesi B (150 mc)Risparmio (A-B)Risparmio
Spesa SII 2019Spesa SII 2019In €In  %
Frosinone€ 780€ 553€ 22729,1%
Latina€ 489€ 391€ 9820,0%
Rieti€ 345€ 252€ 9327,0%
Roma€ 378€ 291€ 8723,0%
Viterbo€ 500€ 382€ 11823,6%
MEDIA€ 498€ 374€ 12424,9%

Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio Prezzi&Tariffe, Giugno 2020

 

CAPOLUOGHIDispersione della rete nel 2018
Frosinone73,8%
Latina69,7%
Rieti67,8%
Roma38,1%
Viterbo31,6%
MEDIA56,0%

Fonte: Cittadinanzattiva su dati Istat, Giugno 2020

 

ANALISI DELLE CARTE DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO
INFORMAZIONI

RILEVATE

FROSINONELATINARIETIROMAVITERBO
·         Esistenza della carta dei serviziSISISISISI
·         Reperibilità online sul sito del gestore del servizioSISISISISI
·         Indicazione dell’ultimo aggiornamentoNOSISISISI
·         Riferimento alla rilevazione della soddisfazione dell’utenzaSISISISISI
·         Presenza di contatti dedicati a segnalazioni e/o reclamiSISISISISI
·         Indicazioni circa la possibilità di adire la conciliazioneNOSISINOSI
·         Riferimento a forme di coinvolgimento delle AACC nella redazione della cartaSINONONOSI
·         Indicazione dei contatti delle AACC del territorioSINONONOSI
·         Presenza di informazioni sulla qualità dell’acqua erogataSISISINOSI
·         Presenza di informazioni sul bonus idricoNOSISISINO
QUALITÀ CONTRATTUALE
·         Esplicito riferimento alla conformità alla delibera 655/2015NOSISISISI
·         Tempo massimo di preventivazione per l’esecuzione di allacci idrici senza sopralluogo5101015*10
·         Tempo massimo di esecuzione di allacci idrici che comportano

·         l’esecuzione di lavori semplici

1515151015
·         Tempo massimo di attivazione della fornitura55535
·         Tempo massimo di riattivazione o subentro nella fornitura55535
·         Tempo massimo di riattivazione della fornitura in seguito a morosità22212
·         Tempo massimo di esecuzione della voltura55535
·         Tempo massimo di intervento per la verifica del misuratore101010510
·         Tempo massimo di risposta motivata a reclami scritti3030302030
·         Tempo massimo di risposta motivata a richiesta scritta di informazioni2030302030
·         Tempo massimo di rettifica di fatturazione2060605560
QUALITÀ TECNICA
·         Esplicito riferimento alla conformità alla delibera 917/2017NONOSISISI
·         Durata massima della singola sospensione programmata2424242424
·         Tempo massimo per l’attivazione del servizio sostitutivo di emergenza in caso di sospensione del servizio idropotabile4812484848
·         Tempo minimo di preavviso per interventi programmati che comportano una sospensione della fornitura4848484848
NOTE

 

I valori relativi alla QUALITÀ CONTRATTUALE sono espressi in giorni lavorativi (per la riattivazione in seguito a morosità in giorni feriali).

I valori relativi alla QUALITÀ TECNICA sono espressi in ore.

*con sopralluogo