Co.Re.Ve: 5 regole per riciclare bene il vetro, anche in vacanza

Un’estate all’insegna della sostenibilità? Sì grazie. Secondo un recente studio Ipsos il tema dell’ecologia è ormai una consapevolezza per la maggior parte delle persone. Piccole e grandi mete turistiche, si preparano quindi a rispondere alle nuove esigenze dei viaggiatori, scegliendo materiali totalmente riciclabili ed ecocompatibili.

Per 28 milioni di Italiani* il vetro èil materiale “amico dell’ambiente”per eccellenza.

“Il vetro è un materiale di uso comune unico, che può essere riciclato al 100%, all’infinito, senza alcuna perdita di materia o scadimento qualitativo. Quasi 8 imballaggi in vetro su 10 utilizzati quotidianamente in Italia sono riciclati” dichiaraGianni Scotti – Presidente del CoReVe.

“Il 2018 è stato un anno straordinario, per la raccolta e il riciclo degli imballaggi in vetro, che conferma la posizione dell’Italia tra i Paesi più performanti in Europa. L’eccezionale sviluppo della raccolta differenziata (+8,4%) è stato accompagnato da un aumento delle quantità riciclate (+6,6%) più contenuto. Segno evidente che gli italiani sono dei buoni “riciclatori”, ma che si può e si deve fare meglio, soprattutto per quanto riguarda la qualità del materiale raccolto. Anche in vacanza!”.

Per ridurre il nostro impatto ambientale anche d’estate, il consiglio è quello di non lasciare a casa le buone abitudini. In estate si registra un aumento della produzione dei rifiuti nelle località turistiche e contestualmente anche un aumento del rischio di conferimenti non corretti.

Ma quali sono le regole per una corretta raccolta dei rifiuti d’imballaggio anche in vacanza?

Prima di tutto dobbiamo informarci e seguire le regole per la raccolta differenziata della località in cui ci rechiamo in vacanza. Ogni Comune è autonomo nella scelta.
Per una raccolta differenziata del vetro efficace ed efficiente bisogna conferire, nella campana o nei contenitori dedicati a questo materiale, solo bottiglie e vasetti in vetro;
Prima di buttarli via, ricordiamoci di: svuotare bottiglie e vasetti da eventuali residui alimentari e togliere gli accessori dell’imballaggio costituiti da materiali diversi dal vetro (ad esempio: tappi metallici, collarini, sleeves) facilmente rimuovibili;
Il sacchetto di plastica o di altro materiale, che utilizziamo per portare il vetro fino alla campana o ad altro contenitore dedicato, non va assolutamente gettato insieme ai rifiuti di imballaggio in vetro;
Occhio infine ai “falsi amici”: materiali simili o assimilati al vetro di bottiglie e vasetti, che compromettono la raccolta e il riciclo dei rifiuti di imballaggio in vetro: bicchieri e oggetti di cristallo, ceramica, porcellana e pyrex, i più dannosi. Questi materiali vanno infatti gettati nella raccolta indifferenziata o portati all’isola ecologica, per il loro recupero tra gli inerti.

Fonti:

*Censis – il valore sociale di prodotti e attività dell’industria vetraria in italia – 2018

Coreve – Consorzio Recupero Vetro

Coreveè il Consorzio senza fini di lucro responsabile del raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro prodotti sul territorio nazionale. Istituito dai principali gruppi vetrari italiani il 23 ottobre 1997 in ottemperanza al Decreto Legislativo 22/97, garantisce il ritiro e l’avvio a riciclo dei rifiuti d’imballaggio in vetro provenienti dalla raccolta differenziata nazionale, predispone le linee guida per le attività di prevenzione e promuove la comunicazione per l’incremento dei risultati di riciclo. Un’organizzazione dinamica i cui obiettivi sono la costante ricerca di nuove soluzioni volte a migliorare e ottimizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi in vetro destinati al consumo.