Coccoi, il famoso pane sardo delle feste, delle spose ma anche dei defunti, sta per diventare il primo prodotto panificato della Sardegna di origine protetta (Dop). Un alimento che esiste da centinaia di anni in questa regione, utilizzato anche per comunicare al posto della parola scritta.
Si tratta di un pane di pasta dura, di forma generalmente tonda o a semicerchio, con crosta dorata croccante, mollica compatta e di colore bianco con tipiche sporgenze (pitzus). Gran parte della lavorazione viene fatta manualmente con tagli, tornitura e decorazione a mano, mentre la decorazione viene fatta con forbici, pinzette, aghi, forchetta, coltello e rotella.
Ora è stato costituito il Comitato promotore pani Coccoi Dop, visto che per il riconoscimento questo prodotto dovrà essere realizzato solo con ingredienti made in Sardegna, quindi semola sarda, farina “fiore”, lievito madre, acqua e sale. Ci vorranno almeno due anni per l’approvazione.
“Sarebbe un importante riconoscimento per una tipologia di pane a pasta dura che con quelle forme e ornamenti è peculiarità dell’isola – ha dichiarato all’AGI Alessandra Guigoni, antropologa che sta ricostruendo il legame storico di Su Coccoi con la comunità – non esiste un altro pane in Italia con quelle decorazioni […] Potrebbe diventare un percorso da replicare anche su altri prodotti panificati, e non solo, tipici della Sardegna”.