ToBike sharing Torino colonnine

Colonnine ToBike a Torino addio, i piani del Comune

L’esperienza del bike sharing ToBike è ormai archiviata e il Comune di Torino è pronto a rimuovere anche le 120 colonnine residue. Stalli inutilizzati ormai da diverse settimane che si avviano a una trasformazione votata ancora una volta alla mobilità sostenibile.

L’assessora Chiara Foglietta è intervenuta in consiglio comunale per rispondere a uno specifico quesito posto da Pierlucio Firrao, consigliere di Torino Bellissima. Al centro della domanda proprio la destinazione d’uso di quegli stalli ormai inutilizzati dal 12 febbraio.

Colonnine ToBike a Torino, le iniziative per la mobilità sostenibile

Il Comune di Torino ha previsto tre possibili soluzioni per quanto riguarda la trasformazione delle aree che al momento sono interessate dalle colonnine ToBike. Si tratterà di valutare “caso per caso”, afferma l’assessora Chiara Foglietta, ma l’obiettivo è sempre quello di sostenere la mobilità dolce.

Da qui a settembre verrà completato lo smantellamento delle 120 colonnine ToBike ancora presenti sul territorio di Torino. Una delle soluzioni presentate da Comune è quella di sostituirle installando al loro posto degli stalli per il parcheggio delle biciclette o dei monopattini.

Una delle altre opzioni prevede l’allargamento dei marciapiedi presenti lungo la sede stradale, così da incentivare un altro esempio di mobilità sostenibile come lo spostamento a piedi. Vicina a questa è anche la possibilità di creare dei passaggi pedonali per aumentare la sicurezza stradale. Non è esclusa anche l’opzione parcheggi, riservata a quelle zone dove è scarso il numero di spazi per la sosta dei veicoli. Riguardo alla possibilità di destinare le aree recuperate a iniziative legate alla mobilità dolce, l’assessore Chiara Foglietta ha concluso:

In riferimento agli stalli per la Mobilità Dolce si fa inoltre presente che i progetti attualmente in corso di esecuzione a seguito dei finanziamenti REACT e Decreto Ciclovie prevedono anche la posa di archetti e la realizzazione di spazi per la sosta nelle località oggetto di intervento.

Foto: Milliped – Wikimedia