Come leggere le etichette

Prima di procedere all’acquisto di un capo d’abbigliamento, controllate sempre la composizione delle fibre, in agguato possono esserci allergie causate da tessili sintetici. Il sintetico produce molta energia nel corpo che non può essere rilasciata, provocando disfunzioni o semplicemente non permettendo in estate la dispersione del calore.
Non è obbligatorio dichiarare sull’etichetta il contenuto di piccole quantità di altre fibre, quindi attenzione in caso di allergie. Quando leggiamo 100% cotone o “puro” cotone, seta o lino non dimentichiamo che la tolleranza di altre fibre è pari al 2% del peso. Nel caso di altre fibre miste non è obbligatoria la dichiarazione dettagliata, se il contenuto non raggiunge il 30% del peso del prodotto è sufficiente affermare “altre fibre”.
Fate attenzione che modalità di trattamento e pulizia sull’etichetta siano chiare.
Il logo dell’ICEA (Istituto per la certificazione ambientale) è un’ulteriore garanzia, avendo come obiettivo l’eliminazione dei rischi ambientali, un efficiente uso delle risorse impiegate per la produzione, la riduzione dell’inquinamento e dei rifiuti, la giustizia sociale.
Alcuni capi di abbigliamento (venduti ad esempio da OVS e UPIM) e alcuni prodotti di biancheria per la casa riportano il marchio OEKO–TEX® Standard 100 – Fiducia nel tessile testato per sostanze nocive, un sistema di controllo e certificazione indipendente che attesta l’assenza di sostanze nocive per la salute.

di Marzia Fiordaliso