Le comunità energetiche rinnovabili sono un’interessante novità e permettono la condivisione dell’energia prodotta da fonti pulite, rendendo ogni utente, sia pubblico sia privato, produttore e consumatore nello stesso tempo. Farne parte significa scegliere uno stile di vita responsabile, sfruttare energia a km zero grazie agli impianti fotovoltaici, ridurre la dipendenza dalla rete elettrica, avere una bolletta leggera, ottenere incentivi come l’Ecobonus e il Bonus Casa.
Inoltre l’energia in eccesso è messa a disposizione di chi ne ha bisogno, promuovendo modelli di inclusione e collaborazione sociale.
La comunità energetica, riconosciuta come soggetto giuridico, permette di divenire protagonisti del processo di decarbonizzazione, ovvero il progressivo allontanamento dalle fonti fossili, che soprattutto nel caso dell’Italia provocano dipendenza da altri paesi dai quali compriamo l’energia e, obiettivo non secondario, ridurre le emissioni in atmosfera di CO2.
REC – Comunità energetiche rinnovabili, come funzionano
Come si aderisce ad una REC? Un esempio concreto è il condominio dove fino a qualche anno fa un impianto fotovoltaico sul tetto permetteva di usare l’energia prodotta per i servizi generali, le luci delle scale, gli ascensori mentre attualmente con un impianto più grande anche i singoli appartamenti possono beneficiare dell’energia pulita. Anche un’azienda agricola che mette a disposizione i propri tetti, di solito molto estesi, per produrre e condividere l’energia con le abitazioni vicine può usarla per il proprio funzionamento.
Dopo l’attivazione degli impianti che nascono spesso su terreni abbandonati la Comunità può chiedere al GSE – Gestore dei Servizi Energetici – di ricevere gli incentivi previsti dalla legge per l’energia condivisa. Al momento il legislatore non specifica quali siano precisamente le fonti rinnovabili utilizzabili ma risulta da alcuni studi che il fotovoltaico può sfruttare egregiamente i vantaggi.
Turano Lodigiano, un esempio virtuoso
Lo scorso febbraio Sorgenia ha inaugurato a Turano Lodigiano la prima comunità energetica rinnovabile in Lombardia, e una delle prime attive in Italia, con una capacità di circa 50.000 kWh/anno di energia, grazie a due impianti fotovoltaici di potenza complessiva pari a 45 kW, installati sulle aree coperti di alcuni impianti sportivi comunali. Ne beneficiano, grazie ad una piattaforma digitale che mostra produzione e consumo, utenze comunali, la parrocchia e diverse famiglie, riunite nella libera associazione di famiglie SOLISCA. Costituita nel 1999 con l’avvento del mercato libero dell’energia, oggi Sorgenia è la prima greentech energy company italiana controllata dal fondo infrastrutturale F2i Sgr e partecipata da Asterion Industrial Partners.
Per avviare con successo la transizione energetica in linea con gli obiettivi europei è necessario il contributo di tutti: dalle istituzioni alle aziende, fino ai singoli cittadini. Ognuno di noi può fare la sua parte, scegliendo di consumare meglio l’energia o diventarne produttore. In entrambi casi, tra loro complementari, oggi ci sono importanti agevolazioni, nuove tecnologie e aziende che supportano il processo.