Parma, capitale italiana della cultura, ha accolto il terzo summit di Italia smART Community, promosso da Pentapolis di Massimiliano Pontillo ed Eco in Città, in una formula on life, concepita sia come set in videocall continua su zoom (tutti i video su YouTube) ma con interventi in presenza insieme a concerti, performance e installazioni. L’assegnazione del Premio ISC 2021 a Koinè teatro sostenibile è stato così l’occasione per accogliere le degustazioni teatralizzate Lo spirito del Parmigiano e Balsamico Amico di Koinè, esperienze emblematiche di un “sapere del sapore” che ha aperto un fronte d’attenzione sul rapporto cultura-ecologia. E’ stata anche l’occasione per ricordare la figura di Silvio Panini, autore teatrale e pensatore ecosistemico che con la Koinè ha creato un modo per coniugare naturale e artificiale, innestando sapienza ecosofica in progetti di performing media che hanno connotato la nuova sensibilità scenica (nel video, realizzato nel teatro romano-etrusco di Sutri, Panini interviene con mirabile saggezza ecosistemica).
Altro momento spettacolare del summit è stato Entanglement – Concerti di idee nel Quinto Paesaggio di Alessandro “Ottodix” Zannier che sta curando dei progetti in Biennale Architettura, innestando sonorità post-tripHop su visual di Laura Marini.
I panel sono molteplici, aperti dai saluti di Federico Pizzarotti (Sindaco di Parma), Anna Maria Meo (Direttore generale Teatro Regio di Parma), Annalisa Sassi (Presidente Unione Parmense degli Industriali per poi trattare di “Next city per la cultura” con Giuseppe Ariano (Direttore comunicazione Scabec); Marco Mari (Presidente Green Building Council Italia); Agostino Riitano (Direttore Procida Capitale italiana Cultura 2022); Francesca Velani (Coordinatrice Parma 20+21/ e Vice Presidente Promo P.A. Fondazione). La prima giornata si conclude con il talk su “Gli ecosistemi culturali, tra naturale e artificiale” per parlare di: musei come laboratori di comunità con Luigi De Luca (Direttore Polo Biblio Museale Lecce) dove emerge che il Castromediano di Lecce (nel link l’attività di brainstorming svolta da Urban Exoerience tempo fa) è stato il primo spazio culturale a diventare centro vaccinale; turismo sostenibile con Sandro Billi (Side Note); accessibilità e co-design con Luca Bocedi e Carlo Boccazzi Varotto (Hackability); Quinto Paesaggio con Diego Repetto sull’uso delle architetture di luce per reinventare lo sguardo sugli spazi abbandonati; rigenerazione urbana con Roberto Tognetti (Fondazione Riusiamo L’Italia); virtual 3D for Culture con Alessandro Furlan (Altair 4), presentando alcune mirabili ricostruzioni virtuali dell’antichità e infine di cura del corpo e del territorio con Rosamaria Maino (Koinè impresa teatrale) interpretando un estratto del monologo terapeutico per corpi dolenti.
La seconda giornata si apre con i saluti istituzionali di Diego Rossi (Presidente Provincia Parma) e si procede con il panel su “Beni culturali tra innovazione, istruzione e turismo” con Giovanni Bastianelli (Direttore ENIT); Vincenzo Santoro (Direttore cultura e turismo ANCI); Massimo Scalia (Presidenza Commissione Nazionale UNESCO Italia); Antonio Tarasco (Direzione generale Ministero della Cultura). Si parla poi di“ Il patrimonio storico tra materiale e digitale” con Gaetano Di Tondo (Presidente Associazione Archivio storico Olivetti); Laura Morgagni (Segretario generale Cluster Smart Communities Tech); di “Le Multiutility per un Rinascimento urbano circolare” con Renato Boero (Presidente Iren); di “Le infrastrutture per le città intelligenti” con Andrea Falessi (Direttore relazioni esterne Open Fiber) di “Comunità e Big Data” con Sergio Bellucci (Partner Smartlabs); Michele Ieradi (Direttore marketing Esri Italia); di “La Cultura per l’Agenda 2030” con Angelo Argento (Presidente Cultura Italiae); Valentina Bondesan (Commissione nazionale AIB); Valentina Dell’Aira (Italia smART Community Network); Alessandra Gariboldi (Presidente Fondazione Fitzcarraldo); Giulio Lo Iacono (Coordinatore operativo ASviS).
Importante il focus su Economie abitanti con Tiziana Benassi (Assessore sostenibilità ambientale Comune Parma) e Samir de Chadarevian (Festival sviluppo sostenibile Parma) che delinea un emblematica strategia di design thinking connessa alle dinamiche partecipative e generative nelle aree interne dell’Appennino emiliano. Se ne parla con Sergio Malcevschi (Responsabile nazionale C.A.T.A.P. Coordinamento Associazioni Tecnico-scientifiche per l’Ambiente ed il Paesaggio) e Ludovico Pensato (Fondatore Ca’Inua e Panem et Circenses) che sull’Appennino sta inventando un ecosistema d’arte contemporanea dove la dimensione agricola e del cibo infonde un valore che rivela genius loci.
Si continua ragionando su “Nuove tecnologie, beni culturali, finanza” con Ivan Franco Bottoni (Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Emilia-Romagna); Gian Luca Galletti (Vice Presidente Emil Banca); Salvatore Genovese (Responsabile valutazione investimenti pubblici area beni culturali Invitalia); su “I beni culturali nell’era dell’Intelligenza Artificiale” con Vincenza Bruno Bossio (Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni Camera Deputati); Roberta Fantoni (Enea); Valentina Gastaldo (Università di Parma), Enzo Argante (Forbes Italia); conclude l’intervento di Enrico Giovannini (Ministro Infrastrutture e mobilità sostenibili).
Il summit si conclude con l’installazione di un sistema di intelligenza artificiale di Nuvola Project, messo a punto per l’occasione: un’elaborazione di “emotion” analysis del flusso teorico del summit a cura di Massimo Di Leo, per l’impianto digitale, e Gaia Riposati che interpreta alcuni dei contenuti distillati dai vari panel. Si opera in tempo reale sul parlato (riconosciuto e analizzato da algoritmi di intelligenza artificiale) per ricombinare ulteriori chiavi di interpretazione, per rendere più empatico il rapporto tra naturale e artificiale (una soluzione che sarà interessante adottare durante l’intero flusso di un prossimo summit, proiettando, su uno schermo a lato, la totalità dei discorsi in campo. L’obiettivo è quello di misurarci con un’innovazione adattiva (con Nuvola Project si sta collaborando anche in una ricognizione teorica sulla Digital Transformation che trova luogo in un corso all’Università Mercatorum) attraverso cui svolgere una doppia funzione. Quella di far adattare l’innovazione ai nostri comportamenti creativi e allo stesso tempo innalzare il nostro livello di performance, con soluzioni che “aumentino” il nostro potenziale cognitivo (come il discernimento dei tanti dati che produciamo), secondo i principi generativi del performing media (per cui si combina l’artificiale dei sistemi intelligenti e il naturale peripatetico). Sono questi gli spunti che andranno a implementare la “carta digitale” di Italia SmArt Community. A proposito degli sviluppi, nell’ambito di “Prospettive comuni”, i talk promossi dalla Rete Beni Comuni-Generazioni Future, si è trattato di Italia SmArt Community (in questo video si interviene la prima volta a a 58’57, la seconda a a 1h33′, la terza a 2h03′).
Alla fine di tutto, puntando all’ultimo treno che ci porta via, si va in walkabout verso la stazione, ragionando sulle parole chiave che sono emerse, con quella modalità peripatetica che fa bene al pensare insieme. E’ il momento di cui si sentiva il bisogno per liberare quella congenialità di cui sentiamo il bisogno quando ci si incontra in contesti come questo. La conversazione radionomade (in podcast su radiowalkabout) ci permette di ripescare alcuni dettagli che erano rimasti sepolti sotto la mole delle parole sciorinate nei panel inesorabili, con una sequenza meccanica, senza potersi confrontare nel merito di alcuni aspetti, come quello di adottare il modello dell’Agenda 2030 (vedi a proposito il progetto SoftScience: 17 goal in 17 luoghi) per orientare verso lo sviluppo sostenibile le imprese sociali delle aree interne, quali quelle dell’Appennino.
Lungo il percorso non sfugge al nostro sguardo psicogeografico un enorme platano che ha nel tronco un piccolo muro: sembra l’occlusione di uno “stargate”, quei dispositivi immaginari che si rivelano come porte che conducono ad altri spazi-tempo. Ci attraggono sempre queste brecce nella realtà…
E’ un gioco, certo, ma non dimentichiamoci che proprio questa parola chiave, gioco, è una di quelle distillate dal nostro sistema di intelligenza artificiale per tracciare le linee strategiche capaci di concepire la smart community come ambito ideale per attuare quel piano di crescita e resilienza che non può limitarsi certo ad un editto governativo. Dopotutto una delle anime di quel piano, Enrico Giovannini, in una recente conferenza ha parlato di “pensare l’impensabile”. Siamo in sintonia.
di Carlo Infante, Urban Experience