Il concorso per il restyling dello stadio Artemio Franchi di Firenze e dell’area di Campo di Marte, ha trovato il suo vincitore. Finalmente lunedì 7 marzo 2022 sarà svelato il progetto vincitore del concorso. Sarà questo a regalare allo stadio una nuova veste, più moderna, più funzionale, più sostenibile.
Stadio Franchi: la presentazione del progetto vincitore del concorso
L’evento per la presentazione del progetto vincitore si terrà presso il salone dei Cinquecento nel corso di una seduta pubblica del concorso internazionale, alla quale si potrà partecipare solo su inviti. L’evento potrà però essere seguito in diretta alle ore 18.00 sul canale YouTube Città di Firenze “dirette streaming del Comune di Firenze”.
All’evento che svelerà il progetto vincitore del concorso, saranno presenti anche alcune personalità del mondo dello sport e del calcio. Il direttore generale della Fiorentina Giuseppe Barone, i campioni dello scudetto 68/69, Gabriel Batistuta e Giancarlo Antognoni. Saranno presenti anche il presidente del Coni Giovanni Malagò e il presidente della Figc Gabriele Gravina. A guidare l’evento ci sarà il sindaco di Firenze Dario Nardella; al suo fianco il presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori e Fabrizio Paschina, Executive Director Comunicazione e Immagine di Intesa Sanpaolo.
Il restyling dello stadio di Firenze
La riqualificazione dello stadio Franchi, realizzata con il sostegno di Fondazione CR Firenze, è atteso da tempo e finalmente a breve partiranno i lavori. Quello che sappiamo è che l’intervento renderà lo stadio più funzionale, valorizzando però le linee originarie dello stadio progettato da Pier Luigi Nervi; saranno eliminate le sovrastrutture che negli anni si sono aggiunte.
Per il progetto sono destinati 95 milioni di euro. Lo stadio avrà una capienza di 40.000 posti. I lavori per la ristrutturazione dello stadio dovranno essere completati entro il 2026.
Scopriremo dunque a breve quale sarà lo studio di architettura che effettuerà il restyling dello stadio Artemio Franchi di Firenze.
