Conoe: continua l’impegno in difesa dell’ambiente e della legalità

A seguito del pronunciamento del TAR del Lazio del 4 luglio, che ha rigettato l’istanza cautelare nei confronti del Ministero dell’Ambiente che aveva emanato l’atto autorizzativo a favore del Consorzio RenOils, il CONOE ribadisce che tale atto non inficia in alcun modo la propria attività. Da oltre 15 anni il CONOE è impegnato in difesa dell’ambiente e della salvaguardia della salute, attraverso l’organizzazione della raccolta degli oli vegetali esausti, il monitoraggio e la certificazione della filiera: un lavoro che ha consentito nell’ultimo anno di recuperare 75mila tonnellate di questo rifiuto da attività professionali, e di avviarne a rigenerazione il 90%.
Si tratta di un’attività di carattere esclusivamente istituzionale, che non ha alcuna attinenza con attività commerciali che caratterizzano altri soggetti: motivo per il quale il concetto di “monopolio”, da alcuni sostenuto, non ha ragione d’essere. Opinione del CONOE è che i soggetti che operano con finalità commerciali non dovrebbero avere la funzione di monitorare il settore né tanto meno garantire la filiera, per il semplice motivo che il soggetto controllore non può
coincidere con il soggetto controllato.
“A prescindere da ogni considerazione in ordine ad un eventuale appello contro l’ordinanza – dichiara il presidente del CONOE Tommaso Campanile – attediamo che il TAR fissi l’udienza, speriamo a breve, per discutere il merito del ricorso, dove i giudici non potranno non valutare approfonditamente atti e documenti depositati. Nel frattempo il Consorzio continuerà a svolgere la sua attività in difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini, portando avanti la sua battaglia per la legalità e per l’affermazione di un’economia circolare sana e trasparente”.