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Cop15 sulla biodiversità, l’accordo ONU per salvare il pianeta

Si conclude oggi la Cop15 sulla biodiversità la conferenza ONU, che si sta svolgendo a Montreal. L’obiettivo è quello di trovare un accordo tra i vari Paesi partecipanti per mettere in atto un piano comune e salvare il pianeta.

L’incontro al quale partecipa anche l’Italia con la presenza del viceministro all’Ambiente e alla Sicurezza energetica Vannia Gava è l’occasione per mettere al centro dell’agenda politica di ogni Paese, la salute della Terra e di tutti gli esseri viventi. Vediamo allora a quale accordo comune sono giunti i partecipanti alla conferenza delle Nazioni Unitee e cos’è il Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework (il piano per salvare tutta la vita sulla Terra).

Cop15 sulla biodiversità: l’accordo ONU di Montreal

A Montreal in Canada proprio in queste ore i partecipanti alla conferenze dell’ONU hanno raggiunto uno storico accordo che mette al centro dell’attenzione la biodiversità. Si tratta di un grande piano al quale tutti i paesi partecipanti dovranno attenersi per tutelare terre e oceani. Come infatti comunicato dal presidente del summit, il ministro dell’Ambiente cinese Huang Runqiu:

Il pacchetto è stato adottato e entro il 2030, il 30% della superficie del pianeta sarà messo in sicurezza.

La strada per raggiungere l’obiettivo di vivere in armonia con la natura entro il 2050 è stata dunque imboccata. Si tratta quindi di impegnarsi concretamente per proteggere il 30% delle terre e delle acque considerate importanti per la biodiversità, il tutto entro il 2030. Attualmente le aree terrestri tutelate sono il 17%, mentre la percentuale di quelle marine scende al 10%.

La bozza approvata dai Paesi presenti alla Cop15 riguarda anche gli investimenti destinati alla realizzazione del piano. Si tratta di 200 miliardi di dollari entro il 2030 da destinare alla biodiversità. Il pacchetto dei finanziamenti prevede anche di aumentare ad almeno 20 miliardi di dollari all’anno entro il 2025, il denaro destinato ai paesi poveri, ovvero circa il doppio di quanto viene attualmente erogato.