Gli italiani, secondo CoReVe, sono tra i più virtuosi d’Europa nella gestione della raccolta differenziata vetro. Dopo aver raggiunto l’obiettivo del 75% di riciclo fissato dalla Commissione europea per il 2030 già nel 2019, nel 2020 le performance sono ulteriormente migliorate, toccando quota 78,6%.
Un’attività garantita da milioni di cittadini che ha consentito al Paese di risparmiare quasi 4 milioni di tonnellate di materie prime vergini e di scongiurare emissioni di Co2 in atmosfera per 2,2 milioni di tonnellate, equivalenti alle emissioni di circa 1,5 milioni di utilitarie Euro 6 circolanti per un anno, con percorrenza media di 15.000 km.
A sottolinearlo è CoReVe, il Consorzio Nazionale per il Recupero del Vetro, in occasione di Ecomondo, il più importante evento Europeo dedicato ai temi della transizione ecologica e dell’economia circolare, in corso a Rimini dal 26 al 29 ottobre.
Un’occasione per disegnare la strategia del Consorzio dei prossimi mesi. Obiettivo, colmare definitivamente il divario esistente tra nord e sud.
“Per raggiungere questo risultato siamo pronti a mettere in campo investimenti importanti oltre a numerosi progetti di educazione e comunicazione – sottolinea il Presidente di CoReVe, Gianni Scotti -. Abbiamo già aumentato i contributi ai Comuni virtuosi nel corso del 2021 e nel 2022 saliremo ancora. Ciò significa che le amministrazioni, cui già oggi versiamo complessivamente 86 milioni di euro l’anno, avranno l’occasione di beneficiare di un tesoretto per migliorare la raccolta a beneficio dei cittadini e di costruire un’autentica economia circolare sfruttando le proprietà di un materiale che può rinascere infinite volte”.