Il coriandolo (Coriandrum sativum) è una pianta aromatica annuale, appartenente alla famiglia delle Apiacee, come il prezzemolo e il cumino. Ampiamente utilizzato in molte cucine del mondo ma anche in erboristeria, ha una storia che si perde nella notte dei tempi e conferisce ai piatti un sapore fresco, agrumato e leggermente piccante suddividibile in due note principali:
- le foglie fresche, comunemente chiamate cilantro, hanno un aroma intenso e citrico, simile a quello del limone e dell’arancia. Sono utilizzate principalmente nelle cucine messicana e asiatica per insaporire salse, guacamole, marinature e piatti a base di carne e pesce;
- i semi secchi hanno un aroma più caldo e speziato, con note di agrumi, pepe e cannella. Sono utilizzati macinati per aromatizzare zuppe, curry, pane e prodotti da forno.
Proprietà e benefici
Originario delle regioni del Mediterraneo e del Medio Oriente, oggi è coltivato in tutto il globo. Il coriandolo non è solo un’erba aromatica ma possiede anche numerose proprietà benefiche per la salute:
- digestione: noto per le sue proprietà carminative, ovvero aiuta a ridurre la formazione di gas intestinali e favorisce la digestione;
- antiossidante: contiene composti antiossidanti che aiutano a proteggere le cellule dai danni dei radicali liberi;
- antinfiammatorio: può alleviare disturbi come l’artrite e le malattie infiammatorie intestinali;
- detox naturale: aiuta il corpo a liberarsi di metalli pesanti come mercurio e piombo, che possono accumularsi nei tessuti;
- antimicrobico: alcuni studi suggeriscono che potrebbe avere proprietà antimicrobiche, aiutando a combattere alcune infezioni.
Usi in cucina del coriandolo
Il coriandolo è un ingrediente versatile che si presta a numerose preparazioni culinarie. Ecco alcuni esempi:
- cucina messicana: indispensabile per preparare guacamole, salsa verde, pico de gallo (una salsa piccante) e molti altri piatti tipici;
- cucina asiatica: utilizzato in curry, zuppe, salse e marinature per carne e pesce;
- cucina indiana: ingrediente fondamentale per molte spezie miste e per aromatizzare piatti a base di legumi e verdure;
- cucina mediterranea: si aggiunge a insalate, zuppe e piatti a base di carne e pesce.
Come scegliere e conservare il coriandolo
Non è facile da trovare, la ricerca va fatta nei mercati rionali soprattutto in quei banchi dedicati proprio alle erbette, talvolta è venduto nei supermercati in bustine di plastica, acquisto che mi sentirei di sconsigliare. Alcuni negozi di frutta e verdura gestiti da personale indiano o del Bangladesh potrebbe reperirli visto che nella loro speziata cucina il coriandolo è assai richiesto.
Scegliere mazzi o piantine con le foglie di un bel verde brillante (contengono vitamine A, C e K), prive di macchie e con steli sodi. Conservale in frigorifero, avvolte in un panno umido, per alcuni giorni. Se invece si comprano i semi interi vanno macinali al momento dell’uso per un aroma più intenso. Conservati in un contenitore ermetico, al riparo dalla luce e dal calore, durano per diversi mesi. Sempre bene apporre un etichetta sul barattolo con la data in cui sono stati messi lì.
Coltivazione del coriandolo
Il coriandolo è una pianta annuale che può raggiungere un’altezza di circa 50 cm. Ha foglie che variano nella forma: quelle più vicine al suolo sono larghe e arrotondate, mentre quelle superiori sono più sottili e delicate, simili a quelle del prezzemolo. I fiori sono piccoli, bianchi o rosa pallido, disposti in ombrelle. Il frutto, comunemente noto come seme di coriandolo, è una capsula tondeggiante di colore giallo-marrone.
Curiosità
Il coriandolo è una delle piante aromatiche più antiche conosciute dall’uomo. I semi sono stati trovati in tombe egiziane risalenti a migliaia di anni fa, e la pianta è menzionata anche nella Bibbia. Inoltre, l’olio essenziale di coriandolo è utilizzato in aromaterapia e nell’industria cosmetica per le sue proprietà rinfrescanti e purificanti.